Venerdì scorso si è tenuta presso la fondazione comasca una conferenza
dal titolo “il fundraising per la comunità: nuovi sviluppi per le
organizzazioni non profit tra sostenibilità, bene comune e impatto
sociale”. (See more at:
http://www.fondazione-comasca.it/il-fundraising-necessita-per-le-onp-e-opportunita-per-la-comunita/#sthash.KuvHfGXk.dpuf)
La
Fondazione Comasca, così come ha sostenuto nella sua introduzione il
Presidente Giacomo Castiglioni, ha come obiettivo quello di rafforzare
la struttura operativa degli enti non profit della provincia, per
aiutarli ad essere più efficienti e perseguire al contempo la propria
mission in maniera sostenibile nel tempo. In tal senso la formazione
sulla raccolta fondi che la Fondazione provinciale offre al terzo
settore comasco diventa strategica per raggiungere l’obiettivo che si è
preposta.
Durante il convegno, Laura Lugli, consulente e
formatrice di fundraising, ha parlato a proposito della formazione
offerta dalla Fondazione alle organizzazioni non profit che hanno
partecipato al quarto bando 2015. Si trattava di un corso intensivo
sulla raccolta fondi suddiviso in quattro pomeriggi di lezione che, a
detta dei molti partecipanti, è stato molto utile soprattutto perché ha
permesso alle ONP di cominciare a riflettere sulla utilità e necessità
di implementare strategie di fundraising. Il fundraising, infatti, deve
essere visto non solo come un modo per aggiudicarsi maggiori risorse
economiche, ma soprattutto come uno strumento per coinvolgere
efficacemente la comunità.
A seguito del corso sono stati
somministrati alcuni questionari dai quali è emerso che quasi tutte le
associazioni partecipanti alla formazione hanno iniziato a fare attività
di fundraising, partendo da due interventi:
- organizzazione o
riorganizzazione del database. Avere dati aggiornati non è solo un
ottimo strumento per raccogliere fondi ma soprattutto è necessario per
mantenere e potenziare le relazioni con la comunità, con il territorio
di riferimento. Le organizzazioni non profit comasche ne sono certe e
stanno lavorando per migliorarlo!
- migliorare la comunicazione e
dare visibilità all’organizzazione. Storicamente le piccole e medie
organizzazioni del terzo settore non si sono mai prese la briga di
comunicare ciò che facevano, pensando alle attività di promozione come
ad una nube tenebrosa che oscura il limpido cielo del non profit. In
realtà, e ormai le organizzazioni sembrano capirlo, comunicare e
relazionarsi con la propria comunità di riferimento è fondamentale per
catalizzare le risorse del territorio, siano esse economiche, umane o
relazionali.
Ancora tanto certamente bisogna fare per rendere
il terzo settore più sostenibile e meno dipendente dai finanziamenti
pubblici, ma se anche un bambino che muove i primi timidi passi,
provando e riprovando, riesce a camminare da solo, così siamo convinti
che il settore non profit riuscirà a fare lo stesso liberandosi sempre
di più dalla dipendenza dai sempre più limitati finanziamenti pubblici.
Infine
Luciano Zanin, presidente di ASSIF, ha parlato della grande opportunità
che la Fondazione, tramite il sesto bando 2015, dà alle non profit
della provincia: si tratta di un contributo economico per formare e
inserire nell’organico una figura ad hoc che si dedichi alla raccolta
fondi e alla sensibilizzazione della comunità e proprio per sottolineare
quest’ultimo aspetto è stata chiamata Community raiser.