In Yemen, dall’inizio della guerra più di 4.000 bambini hanno perso la vita o sono stati menomati dai vari attori coinvolti. Solo nel 2016 sono stati 23 gli attacchi perpetrati dalla coalizione saudita, confermati da organizzazioni internazionali indipendenti, e che hanno ucciso, menomato o danneggiato gravemente i bambini.

Oltre 120 i minori morti o rimasti mutilati nel corso di 19 azioni militari aeree del gruppo, nel solo periodo che va da marzo 2016 a marzo 2017 sono stati 1595 quelli uccisi dal conflitto e 2542 i mutilati. Tra queste vittime si contano anche quelle causate dalla coalizione saudita, che nel 2016 ha diretto attacchi contro civili – inclusi i bambini - e bombardato in almeno 9 casi scuole e ospedali.

Tra le violazioni gravi contro i bambini condotte dalla coalizione saudita nel 2016, gli attacchi alle scuole, una delle quali per non vedenti; ai presidi medico-sanitari e ospedalieri; a un mercato, con 25 minori uccisi e 4 feriti; l’attacco aereo durante un funerale a Sana’a che ha causato la morte di almeno 140 persone, ferendone ulteriori 600.

Per questo motivo Save the Children e Watchlist chiedono che il gruppo a guida saudita sia inserito nella lista di coalizioni, partiti e altri movimenti che commettono gravi violazioni contro i bambini nei conflitti armati, la cui pubblicazione, nel Rapporto annuale del Segretario Generale ONU, è attesa per agosto.

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