Queste le parole di Papa Benedetto XVI durante la preghiera dell'Angelus di domenica scorsa nella piazza del duomo di Bressanone. Un appello per la pace nel Caucaso che tutt'ora sembra rimanere inascoltato e che Caritas Internationalis rilancia con un comunicato stampa, chiedendo anche l'apertura di corridoi umanitari per non impedire il lavoro degli operatori con le popolazioni colpite.
Nella regione caucasica continuano da giorni i combattimenti e sono già circa 30.000 i profughi che cercano rifugio, sia verso il sud della Georgia che verso la Russia, nell'Ossezia del Nord, dove si stanno organizzando campi profughi per l'accoglienza degli sfollati. Per questo, a supporto della Caritas locali, è già attivo un gruppo di lavoro coordinato da Caritas Internationalis, che ha messo anche a disposizione una somma iniziale di ? 250.000 per le prime emergenze e le future attività di riabilitazione necessarie dopo la fine del conflitto.