Per il quinto anno consecutivo le regioni Lombardia e Veneto utilizzano ordinariamente quello che dovrebbe configurarsi come uno strumento del tutto straordinario ed eccezionale, contravvenendo a Leggi europee, e non tenendo conto delle numerose procedure di infrazione e condanne all'Italia ed a queste regioni già arrivate dall'Unione Europea e persino dalla Corte Costituzionale.
Con provvedimento di questi giorni, la regione Lombardia ha infatti autorizzato l'uccisione di 711.000 Fringuelli, 123.895 Peppole e 249.639 Storni, la Regione Veneto 465.937 Fringuelli, 8.1190 Peppole, 25.000 Pispole e 163.593 Storni.
Si tratta di gravissime violazioni delle Direttive europee sulla tutela della fauna selvatica oltre che di pratiche davvero discutibili di cui i cacciatori italiani potrebbero fare finalmente a meno, trattandosi di uccellini di pochi grammi. A nulla sono servite richieste specifiche di non approvare tali leggi, fatte per esempio al presidente della Regione Veneto. Per questo il WWF Italia, insieme a molte altre associazioni (Animalisti Italiani, ENPA, LAC, LAV, Legambiente, LIPU, VAS) ha denunciato alla Commissione europea ed al Governo italiano le regioni Lombardia e Veneto, chiedendo l'intervento del Governo e della Commissione europea per il doveroso ritorno alla legalità ed al rispetto della natura.
In questi mesi estivi il WWF sta inoltre lavorando con il proprio ufficio legale per contrastare, con ricorsi e denunce, altre iniziative regionali in materia di caccia che non rispettano le norme europee ed italiane della protezione della fauna selvatica, "patrimonio indisponibile dello Stato".
La lettera inviata dalle associazioni alla Commissione Europea (pdf) >>
La lettera inviata dalle associazioni al Governo (pdf) >>