Continua nella striscia di Gaza la gravissima situazione di inattività di decine di ONG e associazioni della società civile palestinese, dopo che, a partire dal 26 luglio, moltissime delle loro sedi sono state occupate da gruppi armati. Ad oggi le associazioni non sono ancora in grado di riprendere possesso dei loro centri, né di stimare i danni subiti.

Anche uno dei partner di AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, è stato costretto ad abbandonare due dei propri centri. Si tratta di CFTA, Culture and Free Thought Association, che dal 1992 porta avanti progetti per promuovere lo sviluppo sociale attraverso programmi relativi a cultura, salute e istruzione per donne e bambini.

Sabato 26 luglio un gruppo di persone armate ha preso possesso del Al Nawar Center for Children, uno dei centri di CFTA che fornisce servizi a oltre 400 bambini, situato a Al Batn II Samein, uno dei sobborghi più poveri della striscia di Gaza. Verso le 16.30 i gruppi armati hanno costretto lavoratrici e lavoratori ad abbandonare il centro, senza fornire spiegazioni. Sotto gli occhi allibiti del personale, i gruppi armati hanno caricato tutte le attrezzature e i materiali dell'associazione su macchine e piccoli camion, portando via tutto. La stessa cosa è avvenuta il giorno seguente, 27 luglio, al Gaza Women's Loan Program, sede di un progetto di credito e assistenza imprenditoriale alle donne di CFTA di cui beneficiano più di 400 piccole imprese femminili.

AIDOS, rispondendo all'appello di CFTA, esprime preoccupazione per tale situazione e chiede che le autorità palestinesi intervengano affinché queste associazioni - il cui ruolo è vitale per la comunità palestinese della striscia di Gaza, ora più che mai - vengano messe in condizione di riprendere il loro lavoro.
Chiede inoltre che la comunità internazionale e il Governo italiano continuino a impegnarsi affinché il processo di pace nell'area non si fermi: "Ci rivolgiamo a voi affinché sosteniate i nostri sforzi per porre fine all'assedio di Gaza", dichiara la portavoce di CFTA. "È l'assedio che ci imprigiona, impedendo l'aiuto esterno e permettendo di essere aggrediti ogni giorno dagli Israeliani e dai nostri stessi concittadini".

AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo
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