Tutti i bambini hanno diritto al nome, tramite la registrazione all'anagrafe subito dopo la nascita, alla nazionalità, hanno il diritto di avere un'istruzione, hanno il diritto di giocare e di essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e di abuso. Hanno il diritto alla vita e alla salute, di esprimere la propria opinione e il diritto ad essere informati.

Recita il testo della Convenzione sui diritti del fanciullo, approvata dalle Nazioni Unite nel 1989 e ratificata in Italia nel 1991. Con l'istituzione del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, approvato oggi dal Consiglio dei ministri del 1° agosto, il nostro Paese si dota di uno strumento fondamentale per dare attuazione ai principi e ai precetti sanciti dalla Convenzione internazionale.

Una "svolta epocale" in materia di diritti dell'infanzia e dell'adolescenza l'ha definito il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, presentanto il disegno di legge nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Il ministro ha poi ricordato che la figura del Garante è già presente in altri Paesi europei e del Nord America, sottolineando che in questo modo l'Italia "colmerà un vuoto" nell'ordinamento rispondendo così alle "sollecitazioni internazionali e dell'Europa". Il disegno di legge che istituisce il Garante prevede la messa a disposizione di un numero telefonico gratuito d'emergenza 114 per la segnalazione di violazioni dei diritti dei minori.

Il Garante è un organo monocratico la cui nomina è affidata all'intesa dei due Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Il Garante deve essere indipendente e avere una comprovata professionalità ed esperienza nei campi del disagio minorile e delle problematiche familiari ed educative.

La durata dell'incarico è di 4 anni, rinnovabile per non più di una volta. Il Garante esercita la sua attività a favore dei diritti dei minori anche mediante compiti di proposta, consultivi, di informazione e di ascolto dei minori. Sul provvedimento verrà acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni.

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