"E' vero, ho deciso di fare un film sul tema dell'adozione - si è giustificato Avati - ma non sono riuscito a convincere Rai e Mediaset a farmi fare questo film. Vi restituisco il premio e lo accetterò solo quando riuscirò a trovare i produttori per il film".
"Il premio - ha spiegato Griffini - le viene assegnato proprio perché abbiamo saputo che vuole fare un film sul tema dell'adozione. Questo è un premio della speranza. Ci auguriamo che il suo film possa contribuire ad una migliore conoscenza dell'emergenza abbandono e di quanto sia importante avere una famiglia per di milioni di bambini in tutto il mondo".
Avati, che ha spesso raccontato la Storia e le storie umane attraverso le vicende delle famiglie, proseguirà nella ricerca di produttori per sostenere un film che racconti l'accoglienza di bambini abbandonati in istituto.
Griffini, in occasione della cerimonia di inaugurazione del Festival, interamente dedicato a cinema e famiglia, ha presentato l'associazione fondata oltre 20 anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che ancora oggi rappresentano, per il lavoro della ong, fonte ispiratrice della mission, "dare una famiglia a ogni bambino".