Si è tenuta ieri la prima riunione della Commissione per le adozioni internazionali con la presidenza del Sottosegretario di Stato Senatore Carlo Giovanardi.
Nel corso di tale riunione è stato approvato il documento relativo ai criteri per l'autorizzazione dell'attività degli enti e la compilazione del relativo Albo, ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera c), del DPR 8 giugno 2007 n. 108.

Tale documento era stato oggetto di ampio confronto e dibattito con gli enti autorizzati nel corso di una serie di riunioni, culminate con l'assemblea generale degli enti del 15 luglio u.s., anch'essa presieduta dal Sottosegretario.
Il testo finale, proposto all'approvazione della Commissione, ha tenuto conto dei contributi e dei suggerimenti degli enti e dei loro coordinamenti. La delibera, una volta completata la revisione tecnica e predisposta la necessaria modulistica per la presentazione delle domande di autorizzazione, entrerà in vigore dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Le novità più salienti del documento deliberato sono:

1) l'individuazione di più rigorosi criteri di professionalità ed eticità per tutti i collaboratori degli enti;

2) l'individuazione dell'operatività degli enti in relazione alle aree del territorio nazionale (suddivise in ampi settori geografici) in cui essi garantiscono adeguata informazione, preparazione e assistenza alle coppie nella procedura di adozione e l'assistenza nel post-adozione, tenuto conto anche della reale vicinanza territoriale;

3) la previsione di intese tra enti, quale strumento per migliorare e rendere più efficiente l'assistenza nelle procedure adottive, in Italia e all'estero;

4) l'introduzione della "carta dei servizi" che ciascun ente è tenuto a fornire alle coppie e nella quale descrive con precisione il complesso delle attività necessarie per lo svolgimento della procedura adottiva internazionale e dei servizi offerti;

5) la pubblicazione periodica dei dati quantitativi relativi all'attività svolta da ciascun ente autorizzato, alle sue modalità operative, ai costi dell'attività e alle spese per l'adozione;

6) l'individuazione di nuove misure per assicurare la trasparenza contabile delle procedure.

La delibera prevede una disciplina transitoria, che assicura agli enti già iscritti nell'albo congrui tempi per adeguarsi alle nuove norme, nonché il proseguimento e la conclusione di tutti gli incarichi pendenti alla data di entrata in vigore.

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