Durante la giornata finale ha avuto luogo, presso il Municipio di Villadose, la conferenza stampa dei Subsonica, alla presenza del sindaco Mirella Zambello, del presidente della Sezione Italiana di Amnesty International Paolo Pobbiati, del presidente dell'associazione Voci per la Libertà Giovanni Stefani e del direttore artistico del concorso Michele Lionello.
Nel corso dell'incontro il sindaco Zambello ha sottolineato che Canenero, brano dei Subsonica vincitore del "Premio Amnesty Italia 2008", "ha un testo coraggioso che parla della violenza sui minori, tema difficile da trattare perchè ancora tabù. Abbiamo bisogno di migliorare la nostra società affrontando il tema della violenza all'interno delle mura domestiche"; il presidente Pobbiati ha osservato "l'efficacia delle immagini che ben visualizzano quanto il futuro di un bambino possa essere sbranato dalla violenza subita e quanto queste tragedie ci siano vicine". Max Casacci ha preso la parola come portavoce della band torinese esprimendo "i dubbi sull'efficacia e sull'opportunità di trattare un argomento così spinoso che non li ha toccati in prima persona. Dubbi dissipati nel momento in cui abbiamo iniziato a ricevere feedback da persone che hanno subito violenza e da Amnesty che ha voluto premiare il nostro impegno".
La manifestazione è continuata in serata, presso lo stadio di rugby, con l'esibizione, di fronte a oltre 2000 spettatori, delle sei band finaliste che andranno poi a comporre la compilation di questa edizione: PuraUtopia, Proxima Luna, Elena Vittoria, Terramaris, Ultimavera e Trois Fois Rien.
Al termine, la giuria specializzata, ha assegnato così i premi:
Premio "Una Canzone per Amnesty" a Elena Vittoria per "Peacock"Premio della Critica agli UltimaveraPremio della Giuria Popolare ai Proxima LunaElena Vittoria ha dichiarato che la sua "è una poesia surreale, nata dagli eventi occorsi in Myanmar lo scorso inverno e filtrati attraverso la mia vena onirica. Spicca la figura femminile di Aung San Suu Kyi, che incarna il mantra e l'amore, gioiello di cui parla la mia 'Peacock'".
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