All'indomani della proposta del Ministro dell'Interno Roberto Maroni di concedere in via straordinaria la cittadinanza italiana ai minori senza famiglia censiti nei campi nomadi, Amici dei Bambini rende note le proposte presentate da un Tavolo di lavoro formato da diverse realtà associative, tra cui Amici dei Bambini, che ha elaborato un documento sugli effetti del "Pacchetto sicurezza" sui diritti dei minori stranieri presenti in Italia.
Il Pacchetto Sicurezza, composto da un Decreto Legge, un Disegno di legge e tre Schemi di decreti legislativi, affronta tematiche che coinvolgeranno e condizioneranno la vita dei bambini e degli adolescenti presenti in Italia, non solo se provenienti da Paesi extracomunitari ma anche comunitari.
Secondo le 32 associazioni firmatarie del documento, il perseguimento della sicurezza è di fondamentale importanza per la crescita e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, tuttavia occorre riflettere sull'accezione del termine. Sicurezza, per chi lavora per i diritti dei minori, significa sicurezza sociale, ottenuta attraverso politiche inclusive e la promozione di una cultura dei diritti umani.
In tal senso il Tavolo interassociativo esprime la propria preoccupazione per la decisione di utilizzare la decretazione d'urgenza per misure che, oltre a non presentare le caratteristiche di necessità e urgenza (previste dall'art. 77 della Costituzione) hanno un forte impatto negativo sui diritti dei bambini e degli adolescenti. Altra preoccupazione riguarda la coerenza delle norme previste dal pacchetto con l'obiettivo per il quale sono state predisposte, in quanto insistono soltanto sulla dimensione di repressione dell'immigrazione irregolare, trascurando le esigenze di inclusione sociale e di sicurezza di tutte le persone che si trovano sul territorio italiano.
Si propone così di utilizzare i fondi previsti per tali misure legislative a favore di provvedimenti che garantiscano un'effettiva sicurezza sociale, ad esempio a favore di misure per l'inclusione, la scolarizzazione, l'accesso ai servizi sanitari, l'avviamento al lavoro. Si auspica, inoltre, che il Governo e il Parlamento aprano un dialogo permanente e costruttivo con le associazioni per promuovere il rispetto delle norme internazionali volte alla tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, con particolare riferimento ai diritti dei minori migranti.