Sarebbero 1794 i minori stranieri accolti dalle famiglie italiane nel primo semestre, contro i 1676 adottati nello stesso periodo del 2007. Si tratta di dati ancora in fase di verifica, diffusi ieri dalla Commissione adozioni internazionali nel corso dell'assemblea plenaria con gli enti, che tuttavia mettono in evidenza un andamento in crescita rispetto al 2007.

L'Ucraina si conferma il principale paese di origine dei minori adottati con 249 bambini accolti dalle famiglie italiane. La Colombia è il secondo paese per numero di minori accolti con 210 adozioni concluse, Vietnam e Brasile ne hanno realizzato 163. Il riaccreditamento degli enti nella Federazione Russa a fine 2007 ha dato i suoi frutti: sono stati 139 i bambini adottati nei primi sei mesi del 2008.

Se il trend delle adozioni manterrà il tasso di crescita del primo semestre è del tutto probabile che a fine anno si sfioreranno le 4mila adozioni, contro le 3420 dell'anno scorso.

Eppure dietro a questi dati positivi si nascondo un elemento che desta preoccupazione: sono ancora numerosi i paesi che non hanno ratificato la Convenzione de l'Aja - principale strumento di tutela per i minori adottabili e le coppie adottive - in cui il numero delle adozioni è elevato. "Mi riferisco a paesi come il Vietnam e la Cambogia - dice il presidente di Amici dei Bambini Marco Griffini - rispetto cui Ai.Bi. da tempo chiede un intervento diretto della Commissione adozioni internazionali per fare pressione sui governi dei paesi di origine dei minori. Solo all'interno di un quadro di regole certe l'adozione può essere etica e al riparo da fenomeni poco chiari, che sconfinano nel mercato delle adozioni."

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