La ricerca, che ha interessato 803 persone rappresentative della popolazione italiana, evidenzia che circa due terzi del campione sono d'accordo con la misura prevista.

Le percentuali però cambiano nettamente se l'intervistato interpreta la misura come "censimento" o come "schedatura".
Nel primo caso, dove la misura viene definita "censimento", si rivelano d'accordo con la rilevazione il 90,5% degli intervistati, nel secondo caso, dove la misura viene definita "schedatura", le percentuali di accordo col Governo cambiano drasticamente, si dimostrerebbero d'accordo solo il 38,5% degli intervistati.

La ricerca mette inoltre in evidenza le differenze delle risposte a livello geografico: il maggior consenso verso la raccolta delle impronte dei Rom si rileva al nord-est, con il 70% di intervistati d'accordo con la misura, a cui segue il Nord Ovest, con il 65%. Nel Sud e nelle Isole, l'appoggio al "censimento" cala invece al 61% del campione intervistato.

Interessante infine la risposta ottenuta alla prima domanda del sondaggio che chiedeva esplicitamente se secondo l'intervistato fosse censimento o schedatura: il 44% ha optato per questa seconda opzione contro il 49% che la ritiene un censimento e il 7% che non sa.

Un problema di interpretazione quindi, più che di contenuto, il 64% degli intervistati infatti si trova comunque "molto o abbastanza d'accordo" con il provvedimento in oggetto.

Per maggiori informazioni sul sondaggio chiamare il n. 02.45.91.10.10

Fonte: Ufficio Comunicazione

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