È stato firmato il 9 luglio 2008, a Bucarest, il Protocollo d'intesa ("Dichiarazione di proposito di cooperazione relativa alla lotta contro il traffico di esseri umani") tra il Ministero del Lavoro, Famiglia e Pari Opportunità della Romania e il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali, le Regioni Piemonte, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Sicilia, Toscana, le Province autonome di Bolzano e Trento.
Il protocollo di cooperazione italo-romena dà inizio ad un programma operativo e nello stesso tempo conclude un percorso di approfondimento, che ha dapprima coinvolto il Ministero romeno e il Dipartimento per le Pari Opportunità con le Regioni italiane e successivamente ha raccolto l'adesione del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali.
Il Protocollo nasce con l'intento di affrontare e contrastare il fenomeno della tratta di esseri umani, ed ha come obiettivo principale quello di assicurare alle vittime del fenomeno la "integrazione sociale e occupazionale". Il progetto viene finanziato per la programmazione 2007/2013 con il FSE (Fondo Sociale Europeo), cioè con il fondo comunitario che fornisce il sostegno finanziario a "misure volte ( ? ) l'integrazione sociale nel mercato del lavoro al fine di promuovere un livello elevato di occupazione, la parità tra uomini e donne, uno sviluppo duraturo e la coesione economica e sociale" (Reg. CE 1784/99, art. 1).
Le Parti definiranno altresì le misure adatte, e stabiliranno le modalità per attuare tali misure in vari ambiti di cooperazione, fra cui, per esempio: implementare il FSE per quanto riguarda l'inclusione sociale delle vittime del traffico di persone; sviluppare un insieme di progetti di inclusione sociale delle stesse vittime, e iniziative transnazionali; favorire le iniziative transnazionali e partenariati circa l'inclusione sociale delle stesse vittime; sostenere nuovi metodi per contrastare la discriminazione e la disparità di trattamento sul mercato del lavoro.
Le Parti convengono sul alcune modalità di cooperazione, fra cui, per esempio: consultazioni bilaterali; scambio di delegazioni di esperti; organizzazioni di riunioni aventi carattere professionale; sviluppo di reti tra le istituzioni pubbliche, ONG, partner sociali; società civile di Italia e Romania; scambio di buone pratiche; scambio di esperienze e know-how ecc.
Il Protocollo si applica a programmi comuni di lavoro, secondo la disponibilità delle risorse finanziarie delle Parti. Con compiti di governance dell'accordo sarà costituito un "Comitato di pilotaggio".
Il Protocollo, infine: è valido per un periodo di quattro anni dalla data di entrata in vigore; può essere esteso periodicamente e automaticamente di un anno, in assenza di revoca delle Parti; può essere revocato da ciascuna delle Parti, nel qual caso il suo vigore cessa sei mesi dopo la data di richiesta della revoca.


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