Il Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie ha approvato il Resoconto annuale dell'attività svolta (periodo settembre 2007 - giugno 2008). La relazione descrive lo stato aggiornato delle frodi e delle irregolarità, con particolare riferimento alla situazione italiana, elenca le attività realizzate dal Comitato e descrive gli obiettivi che si intendono perseguire in futuro.
Per il nostro Paese il problema è rappresentato soprattutto dal recupero delle somme indebitamente acquisite, anche a causa dell'eccessiva durata dei procedimenti amministrativi e giudiziari. Secondo i dati aggiornati all'anno 2006, gli importi irregolari a carico dell'Italia raggiungono i 318 milioni di euro, un terzo dell'intero ammontare comunitario, per un numero complessivo di circa 2000 casi.
La relazione del comitato spiega che la situazione è dovuta anche all'efficiente sistema di controlli presente in Italia. Recentemente la Commissaria UE alle Politiche Regionali, Danuta Hubner, la quale ha elogiato l'Italia poiché è "l'unico Paese ad avere un proprio programma di controllo contro l'uso dei fondi da parte del crimine".
Nei prossimi mesi il Comitato istituirà una banca dati centrale per le frodi e le irregolarità presso il Dipartimento politiche comunitarie; tra gli obiettivi futuri, anche l'adozione di misure legislative più efficaci per l'attuazione dei recuperi.