Pare che la neo-Ministro, dimentica dell'Autonomia scolastica, abbia dichiarato che vuole rendere i grembiulini obbligatori, in modo da dissuadere le mamme da ogni gara a colpi di vestitino griffato e rendere così i bambini tutti uguali. Pochi giorni dopo è la volta del voto in condotta ai fini della promozione, che va a confliggere niente meno che con lo Statuto delle studentesse e degli studenti.
Dell'ecatombe di bidelli invece nessuno parla. Un'autorevole testata scolastica giunge ad affermare che i tagli in organico sono dovuti al fatto che "in Italia, secondo alcune ricerche, ci sono piu' di due bidelli per ogni classe". Dove sono nascosti, per cortesia? ne avremmo davvero bisogno per prevenire tanti fenomeni di bullismo e dare un volto rassicurante a quella comunità educante di cui tanto si parla ma poco si pratica.
Ci pare insomma che così piccoli scivoloni al Ministro avrebbero dovuto ben perdonarglieli, e invece tutti giù a tuffarsi nel teatrino delle dichiarazioni. E' vero e sacrosanto che nella scuola ci sono problemi ben più gravi, ma questo vale per tutti: bastava che obiettasse uno, non trenta tutti assieme.
Le Associazioni dovrebbero porre problematiche concrete, proposte documentate, invece di lasciarsi trascinare in questa ridda di dichiarazioni. Se poi ad avviare il dibattito-grembiulino è stata davvero la VII Commissione Cultura della Camera, beh, signori cari, vi meritate proprio una bella tirata di orecchie: non vi abbiamo certo eletto per questo.
Intanto su un quotidiano è apparsa l'ultima beffa: pare sia in arrivo il grembiulino griffato?
Rita Manzani Di Goro
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