Giunta alla quinta edizione, il Mongol Rally quest'anno parte anche dalla patria delle lussuose auto di grossa cilindrata, che però in questo caso sono fuorigioco. Protagoniste della corsa saranno infatti le piccole utilitarie con cui i 15 equipaggi partecipanti dovranno riuscire a raggiungere Ulaan Bataar, capitale della Mongolia, macinando circa 16.000 chilometri senza ricevere alcun tipo di assistenza. Il percorso è scelto dai singoli team che, superando montagne, solcando deserti e pianure, percorrendo strade e sterrati pianificheranno il proprio itinerario autonomamente, assumendosi tutti gli eventuali rischi. E' proprio questo che rende il Mongol Rally così imprevedibile ed affascinante!
Ogni team deve raccogliere almeno 1000 sterline (circa 1300 euro) da devolvere ad un progetto sociale attivo nei paesi interessati dal Mongol Rally; in questo modo l'iniziativa assicura un sostegno alle comunità che i team incontreranno nel loro percorso verso Ulaan Bataar.

Per i team in partenza da Milano i fondi raccolti saranno a favore di un progetto del Cesvi a favore delle donne afghane della regione di Mazar-e-Sharif. L'iniziativa di Cesvi prevede il sostegno ai profughi che rientrano nel paese dopo il lungo esilio causato dai conflitti che si sono succeduti nel paese. Verranno realizzati dei corsi professionali con una particolare attenzione alla produzione di manufatti in seta, dall'allevamento dei bachi alla tessitura. "Molte donne sono rimaste vedove a causa della guerra e senza mezzi per mantenere sé stesse ed i propri figli. Per questo è fondamentale che abbiano la possibilità di formarsi e di imparare un lavoro" - sostiene Lorena D'Ayala Valva, responsabile dei progetti Cesvi in Afghanistan - "le donne possono rappresentare un cambiamento in positivo della società afghana, ma questo sarà possibile solo se saranno consapevoli delle proprie capacità ed impareranno a gestire le proprie risorse."

La prima edizione del Mongol Rally risale al 2004, quando 6 auto sono partite da Londra alla volta della Mongolia. Anno dopo anno l'entusiasmo per questa avventura si è moltiplicato e i team in partenza per l'edizione 2008 saranno 300, divisi tra Londra, Madrid e Milano. Tra gli equipaggi "Brighella Team", un'insospettabile coppia di avventurosi alla volta della Mongolia su una Panda rosso fiammante del 1986, capitanata da Alessandro Coggi, Presidente e Amministratore Delegato di Goodyear Dunlop Italia, accompagnato dalla moglie Antonella.

"L'anno scorso il Mongol Rally aveva suscitato un ampio interesse e una notevole copertura mediatica in Italia. In particolare il team "Fiat 500" aveva dimostrato quanto il Rally fosse sfidante e impegnativo, quindi ci è sembrata una scelta naturale la decisione di inserire una partenza dall'Italia" - racconta Dan Wedgwood, uno degli organizzatori del Mongol Rally - "Speriamo che anche i partecipanti da Milano si moltiplichino nelle prossimi edizioni della corsa, così come è accaduto negli scorsi anni per le partenze da Londra e da Madrid".

CESVI - che significa cooperazione e sviluppo - è un'organizzazione umanitaria laica e indipendente (ONLUS - ong riconosciuta e Ente morale), fondata nel 1985 a Bergamo, dove ha la sede centrale. Opera in tutti i continenti, per affrontare ogni tipo d'emergenza e ricostruire la società civile dopo guerre e calamità; dà vita a progetti di lotta alla povertà, attraverso iniziative di sviluppo sostenibile, facendo leva sulle risorse locali e sulla mobilitazione delle popolazioni beneficiarie.

Sara Maresca
Ufficio Stampa C E S V I
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