Per Legambiente ora il Governo deve assumersi le proprie responsabilità, in primo luogo chiedere alla Commissione Europea che le risorse previste per la Torino-Lione non siano vincolate alla costruzione Tunnel ma al rafforzamento della direttrice. In parallelo deve promuovere una politica integrata che permetta di rendere competitivo il trasporto merci ferroviario e di invertire finalmente la rotta per quanto riguarda il trasporto pendolare. E dunque una politica dei pedaggi che premi il trasporto merci su rotaia al posto di quello su strada come stanno facendo da tempo Austria e Svizzera, l'acquisto di treni per i pendolari e l'intervento per potenziare le linee di ingresso a Torino.
"Il Governo scelga questa strada mettendo nell'angolo le lobby interessate solo ai cantieri del tunnel e chi ancora pensa che la militarizzazione del territorio sia l'unica soluzione per la Torino-Lione - ha aggiunto Zanchini -. Per Legambiente la proposta messa in campo dai Sindaci permette di avere sul prossimo tavolo di confronto uno scenario ragionevole per gli interventi che dovranno interessare la direttrice Torino-Lione. Se il Governo la rifiuta se ne dovrà assumere fino in fondo la responsabilità".
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