"A cominciare dal ricorso esagerato ai termovalorizzatori con ben 4 impianti previsti che decreteranno la fine delle pratiche virtuose di raccolta differenziata che si stanno sviluppando nella regione. E ancora la creazione di una Superprocura per tutti i reati ambientali (e non solo per quelli collegati al ciclo dei rifiuti) che porterà all'intasamento dei procedimenti e paradossalmente a rallentare la macchina della lotta all'illegalità ambientale. Anche per quanto riguarda l'uso dell'esercito - continua Legambiente - ci pare che il provvedimento manchi l'obiettivo della lotta all'ecomafia. L'esercito infatti secondo quanto previsto dal Decreto verrà utilizzato in difesa dei siti destinati a discariche o impianti d'incenerimento.
Una scelta sbagliata, piuttosto sarebbe stato molto più utile impiegarlo nei terreni controllati oggi dalla criminalità organizzata, a cominciare dalla Terra dei Fuochi in provincia di Napoli e Caserta, vera e propria "terra di nessuno" inquinata da decenni di rifiuti tossici e nocivi. Infine, come se non bastasse, la decisione del Governo di presentare un emendamento al Decreto fiscale che estende gli incentivi CIP6 agli altri tre inceneritori campani oltre a quello di Acerra.
E' una vera e propria vergogna - commenta Legambiente - annunciando che per questo farà ricorso all'Unione Europea".

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