La Commissione europea, ha promosso, il 2 luglio, una consultazione pubblica su "Accessibilità dei siti web e altri strumenti per la e-Accessibilità". La Commissione invita i cittadini europei ad esprimere la loro opinione relativamente a ulteriori provvedimenti da adottare per migliorare l'accessibilità dei siti internet in Europa, a partire da quelli delle amministrazioni pubbliche.
Nel novembre dello scorso anno, infatti, è stato pubblicato lo studio "MeAC, misurare il progresso della e-accessibilità in Europa" che valutava in che misura sono rispettate, negli Stati membri, le linee guida per l'accessibilità dei contenuti internet stilate dal consorzio del World Wide Web (W3C).
Dall'indagine è emerso che, nonostante i ripetuti inviti da parte dei capi di Stato e di governo dell'Ue a migliorare la situazione dell'accessibilità dei siti, conformandosi alle linee guida del W3C, gli utenti disabili continuano a incontrare grandi difficoltà nella fruizione dei contenuti.
Considerato che lo sviluppo della società dell'informazione ha portato allo sviluppo di servizi on-line che sono divenuti col tempo parte essenziale della vita quotidiana di milioni di cittadini, la Commissione ritiene prioritario il superamento degli ostacoli che, a tutt'oggi, impediscono a un numero significativo di persone di accedere a quelle opportunità che tali servizi offrono ai suoi utenti. Tra le categorie svantaggiate nell'accesso ad una piena fruizione dei servizi e contenuti della rete, rientrano in primo luogo le persone con disabilità, ma anche anziani e le persone con limitazioni funzionali, siano esse permanenti o temporanee.
Inoltre, poichè ancora non esiste uno standard di accessibilità web approvato a livello di Unione europea, negli ultimi anni, un crescente numero di Paesi ha intrapreso autonomamente azioni normative volte a migliorarne l'efficacia. Il proliferare di diverse politiche e orientamenti, spesso in contrasto tra loro, ha portato ad una frammentazione del mercato interno, che si riflette soprattutto sui fornitori di tecnologia, cosicchè risulta difficile alle persone con disabilità utilizzare i servizi on-line liberamente in tutta Europa.
Per queste ragioni, la Direzione Generale della Società dell'Informazione e i Media, ha deciso di lanciare la consultazione pubblica per raccogliere pareri su un approccio europeo comune per l'accessibilità del web. La consultazione prende in esame anche altri ambiti di applicazione della e-accessibilità per i quali il livello rimane relativamente basso, nonostante la loro diffusione sia capillare, quali ad esempio gli apparecchi televisivi o i terminali self-service. La versione on line della consultazione è attualmente in lingua inglese, mentre il file, in formato word (scaricabile dal sito della Commissione e da spedire compilato all'indirizzo einclusion@ec.europa.eu) è disponibile anche in francese.
Nei prossimi giorni, la commissione pubblicherà la consultazione tradotta in tedesco, italiano, spagnolo e polacco.
La consultazione rimarrà attiva fino al 27 agosto.

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