Egregio Signor Ministro,
ci rivolgiamo a Lei per sottoporle una questione rimasta in seconda piano per anni, ma che riguarda da vicino migliaia di minori italiani fuori dalla famiglia e altrettanti genitori desiderosi di adottare un bambino: il funzionamento della Banca dati dei minori adottabili.
Pur trattandosi di uno strumento indispensabile, che permetterà di raccogliere tutti i dati relativi al minore adottabile e alle aspiranti famiglie adottive, il funzionamento della Banca dati è rimasto un obiettivo scritto sulla carta per troppo tempo. Già prevista dalla legge 149 del 2001, a regolarne le modalità di funzionamento è stato un decreto emanato nel 2004. Da allora si sono susseguite una serie di sperimentazioni all'interno dei Tribunali per i minorenni, ma é sempre stata rimandata la realizzazione del database centrale.
E mentre in Italia tarda ad arrivare la data di funzionamento della Banca, giunge dal Brasile la notizia dell'avvio di un Registro nazionale per l'adozione operativo a partire da fine luglio. Non si tratta di un caso isolato, in quanto sono numerosi i paesi che si sono impegnati per realizzare Banche dati per i minori adottabili.
Come presidente di Ai.Bi. - Amici dei Bambini, associazione che da oltre venti anni lavora a favore dell'infanzia abbandonata, mi chiedo quali siano gli ostacoli che bloccano l'utilizzo di un così importante strumento. Non possiamo che essere increduli di fronte a tale ritardo, tanto più se consideriamo che un paese come il Brasile é riuscito a coordinare in un unico Registro i database di 26 stati federali.
Siamo convinti che la Banca dati servirebbe anche a rendere consapevole l'opinione pubblica della gravità e della vastità dell'abbandono minorile: nella sola Italia il fenomeno riguarda 34mila minori che oggi vivono fuori dalla famiglia. Tuttavia il problema non viene percepito come una vera e propria emergenza. Per questo siamo convinti che la Banca dati potrebbe svolgere un'importante azione culturale: avere numeri certi sui minori adottabili può essere un modo per rendere consapevole non solo la società civile, ma anche le istituzioni, della vastità dell'abbandono minorile.
Rendere giustizia a questi minori dovrebbe essere un atto improrogabile.
Sicuri che si occuperà personalmente della questione, Le rivolgo i miei più distinti saluti.
Marco Griffini
Presidente di Amici dei Bambini