Il Vertice di Toyako - ricorda ActionAid International - era stato anticipato dall'allarme dell'organizzazione per la cooperazione economica (OECD) su un buco di 40 miliardi di dollari da parte dei Paesi donatori per raggiunger gli obiettivi stabiliti per il 2010. Di fronte a questo quadro desolante, il G8 deve confermare gli obiettivi lanciati a Gleneagles, incrementare gli aiuti stabilmente di 50 miliardi di dollari all'anno entro il 2010.
AFRICA, AIDS E SALUTE GLOBALE - "Uno dei principali pericoli di questo Summit è che il tema dell'AIDS e della salute globale vengano messi da parte per far fronte ad altre emergenze" denuncia De Fraia. "E' a rischio l'impegno preso lo scorso anno ad Heiligendamm di investire 60 miliardi di dollari per la lotta alle pandemie e il rafforzamento dei sistemi sanitari entro il 2010".
Il Summit di Toyako, infatti, deve chiarire il periodo di esborso, che non deve essere superiore a tre anni, per raggiungere l'obiettivo dell'Accesso Universale alle cure entro il 2010. L'Africa è il continente che rischia di più di fronte alla mancanza di continuità nell'affrontare i temi della lotta alla povertà a livello globale: oltre il 70% dei sieropositivi vivono in Africa e uno stop nella lotta all'AIDS comporterebbe un incremento drammatico nella diffusione della pandemia. "L'Africa deve rimanere il punto fermo dell'agenda dei G8 - continua Luca De Fraia - affrontando con chiarezza il tema delle risorse destinate alla lotta alla povertà e allo sviluppo di questo continente: è necessario un raddoppio delle risorse destinate agli aiuti in questa regione".
L'ITALIA - Le risorse impegnate dall'Italia nella lotta alla povertà sono molto al di sotto degli impegni internazionali: nel 2007 il livello di Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) è ancora allo 0,19%. "Il nostro Paese sta per ricevere il passaggio del testimone dal Giappone e da gennaio 2009 guiderà il gruppo degli Otto Grandi senza la necessaria legittimazione internazionale", spiega ancora Luca De Fraia. "A pochi giorni dall'inizio del vertice G8 di Toyako il Governo italiano ha approvato un taglio di 170 milioni di euro a partire dal 2009 per le risorse destinate alla cooperazione internazionale, dando un segnale negativo rispetto agli impegni che questo governo potrà assumersi in una sede come il G8 nella lotta alla povertà".
Nell'ultimo anno l'Italia - ricorda ActionAid International - aveva dato un segnale di cambiamento nelle politiche degli aiuti, prendendo più seriamente gli impegni internazionali: aveva investito nella cooperazione una parte significativa dell'extragettito fiscale dell'anno passato ed era giunto a versare in anticipo la quota 2008 per il Fondo Globale per la Lotta all' AIDS, Tubercolosi e Malaria. "Il nostro augurio è che il Governo Berlusconi trovi la sua strada per assicurare all'Italia il ruolo che merita nella lotta alla povertà e non faccia ulteriori passi falsi - conclude De Fraia - perché è in gioco la credibilità del nostro paese di fronte all'intera comunità internazionale".