Turismo ambientale, culturale ed enogastronomico, ma anche creazione di nuove opportunità di lavoro e riqualificazione degli antichi binari abbandonati e delle aree circostanti. Il progetto ha coinvolto oltre 200 giovani e visto la formazione di 9 gruppi d'impresa che hanno impegnato ragazzi disoccupati delle tre Regioni interessate.
L'iniziativa è stata realizzata grazie a un finanziamento europeo Equal II, cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, promossa dalla partnership di Sviluppo Settoriale, costituita da Beta Consult s.r.l., Banca Popolare Etica scarl., Comitato Regionale Legambiente Calabria, Legambiente Basilicata, Legambiente Sardegna, Legambiente Onlus, Euromediterranea, Novaforme e Promoservice.
"La valorizzazione degli antichi binari, nel rispetto del paesaggio, può essere un utile supporto al turismo sostenibile e alla creazione di nuove opportunità lavorative legate a un tipo di mobilità che salvaguarda e valorizza il territorio - dice Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente -. I risultati di questo progetto e l'attenzione che si è progressivamente sviluppata intorno al riutilizzo delle ferrovie dimesse sono la prova che la strada è giusta: il recupero del patrimonio esistente e della storia locale possono essere una importante chiave di aggregazione e di sviluppo".
Il progetto è stato sviluppato in Basilicata, Calabria e Sardegna per via della concentrazione di antiche tratte ferroviarie e per il notevole valore ambientale dei territori attraversati. Sopralluoghi e valutazioni tecniche, incrociati con analisi di marketing per studiare le potenzialità di sviluppo turistico delle aree interessate, sono stati condotti in particolare sulle tratte Lagonegro - Castrovillari - Spezzano Albanese, Crotone - Petilia Policastro, Soverato - Chiaravalle, Palmi - Sinopoli - S.Procopio, Pedace - San Giovanni in Fiore, Vibo Valentia - Pizzo Calabro - Mileto in Calabria, sulla Atena Lucana - Marsico Nuovo e sulla Potenza - Laurenzana in Basilicata e sulla Isili - Villamar in Sardegna. Agli eventi conclusivi interverranno anche i principali attori dello sviluppo locale, di cui è stata registrata la partecipazione attiva durante lo svolgimento del progetto. I risultati raggiunti si propongono, infatti, quale strumento e punto di partenza per nuove iniziative di sviluppo e di valorizzazione turistica dei territori, in accordo con la nuova programmazione delle Regioni.
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