Con Leader2Leader, l'Italia è la prima nazione europea dopo il Regno Unito a creare la propria rete di dirigenti non profit.

Oltre 70 le adesioni di leader e manager del non profit, con la presenza dei manager da quasi tutte le principali organizzazioni non governative internazionali, da grandi consorzi della cooperazione sociale a semplici cooperative, dalle associazioni di volontariato a quelle di promozione sociale. Ampia distribuzione geografica su tutto il territorio nazionale, con nuclei molto forti anche in Sicilia.

Caratterizzato da forte vocazione internazionale e totale indipendenza finanziaria e politica, L2L è partner di Euclid Network - la rete europea dei leader del terzo settore.

Molto qualificato il confronto, per la prima volta così ampio in Italia, tra i manager nonprofit italiani e europei (tra questi Steven Bubb CEO di ACEVO, FIllippo Addarii Direttore di Euclid, Peter Kyle di ACEVO già consulente per il Governo e altri attori di alto profilo). Un confronto svolto nella magnifica Sala delle Colonne e proseguito fitto nei momenti di break e networking. Tra gli argomenti più trattati: sviluppare le capacità di leadership dei propri membri e la loro efficacia professionale, sviluppare networking di qualità, scambiare buone prassi ed informazioni strategiche con i colleghi europei e del for profit, progettare sistemi di supporto alle decisioni, costruire sinergie con altri qualificati soggetti internazionali, favorire lo scambio culturale tra leader di diversa provenienza per affinare le chiavi di lettura sociale e del territorio, avviare un confronto più serio di quanto fatto fino ad ora con il sistema bancario e con i media.

Numerose proposte concrete relative al "Governare il Futuro". Esempi già attuati in Italia e nel mondo di autogestione della società civile su molti temi, dalla sicurezza dei quartieri alla raccolta dei rifiuti, dall'housing sociale ai mille temi della cittadinanza attiva - tutte nell'ottica di una innovativa sussidiarietà e nella contrarietà all'idea di una progressiva "militarizzazione" o gerarchizzazione degli interventi.

Ribadito come assolutamente necessario che si sviluppino in Italia nuove modalità di rete: non più "recinto" (chi sta fuori è un nemico), muscolari ("noi siamo una quantità"), verticistiche (gestione delle risorse e delle conoscenze dall'alto). Ma ponte (chi sta dentro vede nella rete una via di comunicazione verso altri che stanno fuori)? diffuse (contano le relazioni che sanno attivare all'interno e tra l'interno e l'esterno, la qualità delle idee) di integrazione (essere un soggetto che riconosce ed è riconosciuto dagli interlocutori) partecipative (risorse e governance controllate dai membri),? open (diffondono le conoscenze e si affermano per la capacità di metterle in pratica)?.

Il confronto "muscolare" e di apparato non ha senso in una logica di bene comune: soprattutto se è tra nani, di fronte alle enormi sfide di portata globale.

Proprio costruire ponti e superare troppo rigide appartenenze, a partire dai tanti leader che ne fanno parte, è uno degli obiettivi di Leader2Leader.

Una sfida di integrazione e di impatto comune che il Terzo Settore non può permettersi di perdere, pena il rafforzamento della propria - oggi più che mai evidente - residualità politica. Nel ruolo di ponte e stimolo culturale, e non di rappresentanza, L2L si propone all'esterno a tutti gli altri soggetti accreditati ed aperti al dibattito.

Ufficio Stampa Leader2Leader
Alessandra Casano
info@leader2leader.it  
Via di Vigna Fabbri 39
Roma +39 6 5088443

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