Questa cooperativa, con forti radici nel tessuto territoriale modenese, è un'impresa leader sul mercato italiano nel settore delle produzione e commercializzazione di frutta fresca equa e solidale - certificata Fairtrade - presente con i suoi prodotti nelle maggiori catene della Grande Distribuzione Italiana. Una cooperativa con oltre 20 persone occupate in Italia e 1000 nell'azienda di produzione in Ghana, di cui Ghanacoop è socia, con un fatturato che in questi primi due anni sta costantemente crescendo, per un bilancio preventivo, per il 2008, di oltre 3 milioni di euro. Un esempio eccellente di un'altra immigrazione: un'immigrazione che quando ha l'opportunità di potere esprimere il proprio potenziale di relazioni e capitale umano, è in grado di diventare impresa di successo e fattore di sviluppo sia per le comunità di provenienza che per quelle dei paesi in cui risiede.

"Oggi, l'immigrazione è una grande opportunità di crescita per l'Italia, una nuova forma di sviluppo per le nostre comunità e di co-sviluppo per i paesi di provenienza. - ha dichiarato Thomas McCarthy, presidente di Ghanacoop - Ritengo che associare l'immigrazione al solo tema della sicurezza è di una miopia totale. È necessario costruire una società aperta, piena di opportunità per tutti, senza rilegare gli immigrati solo ai lavori low profile. E Ghanacoop è la dimostrazione che l'immigrazione ha un potenziale straordinario e che il capitale umano di cui gli immigrati sono portatori sa creare ricchezza qualificata sia per l'Italia che per il Continente d'origine: la nostra Africa. Noi sappiamo e vogliamo essere protagonisti".

Da questa importante esperienza nasce l'idea del libro, che sarà presentato in anteprima in questo incontro, edito da Baldini Castoldi Dalai "L'immigrazione che nessuno racconta. L'esperienza di Ghanacoop e l'immigrazione che crea sviluppo." ed in libreria dal 30 settembre. Scritto a quattro mani da Enrico Bellavia, giornalista di Repubblica, Thomas McCarthy, presidente Ghanacoop, Enrico Messora, presidente di Arcadia e amministratore delegato di Oltrelab, e Stephen Ogongo, direttore di Africa News, con la prefazione di Jean Léonard Touadi, primo deputato dell'Africa sub Sahariana della nostra Repubblica, e la postfazione di Fulco Pratesi, presidente onorario di WWF Italia, è una raccolta di 12 saggi che mostrano l'immigrazione in Italia dal punto di vista economico, ma anche politico e culturale.

L'idea del libro nasce dal desiderio di voler raccontare e ricostruire il proprio percorso, raccogliendo sensibilità e vedute diverse; ma anche sostenuta dalla convinzione che è nella normalità della vita quotidiana che si costruisce la nuova Italia, un Paese nel quale la risorsa migrante si rivela innovativa, in settori strategici, come la cooperazione internazionale. Tuttavia, la realtà europea ed italiana mostra una poca attenzione a quella risorsa straordinaria che sono i migranti, potenziali facilitatori di importanti processi di internazionalizzazione per le imprese e per lo stesso modo di generare ricchezza. E la pubblicazione è, quindi, l'elaborazione a più voci di riflessioni e prassi originali, capaci di aprire prospettive inedite nell'incompiuta e frammentata storia dell'immigrazione nel nostro Paese.

Le royalty del libro sosterranno la campagna "Metti in Luce l'Africa", una iniziativa condivisa e copromossa da Ghanacoop, WWF e Fairtrade. Un sodalizio nato lo scorso anno e frutto di eccellenze che si integrano. Da un lato il WWF impegnato nella realizzazione di progetti volti allo sviluppo integrato economico, sociale ed ambientale in Africa, Asia e sud America, dall'altro Ghanacoop, ed infine Fairtrade, il consorzio per la certificazione dei prodotti del commercio equo e solidale, attento al rispetto di precisi standard ambientali e volto all'incentivazione di metodi di coltivazione e di produzione rispettosi dell'ambiente e della salute dei lavoratori.

"La condivisione con Ghanacoop della campagna "Metti in luce l'Africa" è la logica conseguenza di una certezza che l'immigrazione non può essere disgiunta dal tema dell'impatto ambientale e della tutela dell'ambiente e che può generare circoli virtuosi capaci di produrre economia e sviluppo sostenibile. - ha sottolineato Laura Ciacci, responsabile della Cooperazione Internazionale del WWF Italia - Bisogna superare l'idea che per ridurre i flussi migratori si debba operare con il sostegno e l'assistenza nei paesi di provenienza, mentre si deve assumere il paradigma della valorizzazione dei migranti per lo sviluppo dei paesi d'origine e di destinazione. E l'iniziativa "Metti in luce l'Africa" è sinonimo di una politica di co-sviluppo: di un processo che valorizza il capitale umano della diaspora mentre fa leva sullo sviluppo sociale ed economico nei paesi d'origine con programmi di ritorno e di circolazione. L'immigrazione allora diviene interconnessione, consapevolezza, scambio economico e culturale, capace di rispondere alle minaccie ambientali."

Alla presentazione del libro di oggi al Venice Forum parteciperanno Jean-Léonard Touadi, deputato della Camera dei Deputati, Thomas McCarthy, presidente di Ghanacoop, Roberto Nicastro, Deputy CEO di UniCredit, Laura Ciacci, responsabile della cooperazione internazionale del WWF Italia.

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