Un impegno importante che ha visto Ming Lai CHUNG incontrare nelle fabbriche cinesi molti dei lavoratori immigrati che hanno lavorato per preparare le Olimpiadi di Pechino, e contribuire alla realizzazione del rapporto VINCERE GLI OSTACOLI sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche delle Olimpiadi di Pechino che viene presentato per la prima volta in Italia e raccoglie testimonianze durissime sulle condizioni di lavoro e di vita di centinaia di uomini e donne che lavorano anche per grandi marchi italiani.
Ieri, 10 giugno, gli attivisti della Campagna PlayFair 2008 hanno consegnato al Comitato Olimpico Internazionale a Losanna le 12.000 firme raccolte nei 99 paesi che hanno partecipato alla staffetta Olimpica alternativa indetta attraverso il web dalla campagna internazionale Play Fair 2008 a Marzo e terminata il 1 maggio in Cina.
Il messaggio per Jaques Rogge, a capo del Comitato Olimpico Internazionale è chiaro: non sono più ammissibili ritardi da parte degli organizzatori delle Olimpiadi nell'affrontare le gravi violazioni che affliggono i lavoratori e le lavoratrici impiegati nelle filiere internazionali che producono prodotti e gadget per le Olimpiadi, ovunque nel mondo. C'è in ballo la reputazione di tutto il movimento olimpico e il Comitato Olimpico Internazionale deve assumersi la responsabilità della catena di fornitura esattamente come qualunque altro marchio committente.
Il 12 giugno alle ore 13.30 alla Città dell'Altra Economia di Roma (L.go Dino Frisullo, 1, ex Mattatoio di Testaccio) Suki incontrerà la stampa insieme ad alcuni attivisti italiani per raccontare le "sue" Olimpiadi e che cosa si può fare per dimostrare una concreta solidarietà ai lavoratori colpiti dal terremoto.
Il 12 giugno alle ore 17.30, sempre nella stessa sede, si terrà un incontro con attivisti, rappresentanti sindacali e realtà impegnate sul terreno della difesa dei diritti dei lavoratori e del monitoraggio dei comportamenti delle imprese.
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