L'accordo prevede una collaborazione tra governo italiano e romeno per garantire ai minori romeni non accompagnati presenti sul nostro territorio i loro diritti fondamentali fino al momento del rientro in patria. Il testo dell'accordo stabilisce che bambini e adolescenti in difficoltà siano titolari dei diritti fondamentali, beneficiando così del sistema di educazione, sanitario e di tutto ciò di cui hanno bisogno in Italia. Nessun riferimento viene fatto, invece, al diritto ad essere accolti da una famiglia nel momento in cui rientrano nel loro paese.
"L'accordo intende garantire ogni forma di protezione ai minori non accompagnati fino al loro rientro in Romania, ma rimane aperta la questione delle misure e delle politiche da attivare nel paese per garantire il loro diritto a vivere in una famiglia. E' questo il nodo del problema - commenta Marco Griffini, presidente dell'associazione Amici dei Bambini - Ci chiediamo, infatti, quanti dei minori non accompagnati che arrivano in Italia siano di fatto abbandonati nel loro paese. Occorre interrogarsi allora sulle possibilità di contrastare un'emergenza, quella dei minori abbandonati, che in Romania riguarda 74mila minori.
Del resto si tratta di un'evidente conseguenza della difficoltà a trovare famiglie romene disposte ad adottare un bambino e della chiusura dell'adozione internazionale da ben tre anni. Per quanto tempo l'Unione Europa sarà disposta ad accettare che uno dei suoi paesi membri rimanga impassibile di fronte al dramma di migliaia di minori senza futuro?
Ci rivolgiamo, quindi, a una figura di alto profilo politico e sensibile alla questione dell'adozione internazionale dei minori romeni quale è il Ministro Frattini affinché raccolga la nostra richiesta di un'azione concreta per garantire una famiglia ai bambini abbandonati romeni." ha concluso Griffini.
Ricordiamo che Amici dei Bambini, all'interno del Tavolo Romania intende promuovere una serie di interventi finalizzati a garantire il diritto alla famiglia ai minori romeni, partendo proprio dalla questione della necessaria riapertura delle adozioni internazionali in Romania.