L'organizzazione umanitaria Medecins sans Frontieres (MdF) ha ricevuto il quadruplo di quanto necessario per il suo programma di aiuti per le vittime del disastroso tsunami del 26 dicembre e sta ora cercando di raggiungere centinaia di migliaia di donatori in tutto il mondo per restituire le somme ricevute. Lo riferisce oggi il Sydney Morning Herald, precisando che centinaia di australiani hanno chiesto il rimborso, dopo aver appreso che l'organizzazione era riuscita a spendere solo una piccola parte del denaro mandato. In Australia l'agenzia ha contattato 4.000 donatori e circa 200 hanno scelto di riavere indietro la somma versata, per un totale appunto di 93 mila dollari (56 mila euro). Il presidente di MsF Rowan Gillies, citato dal quotidiano, ha detto di sentirsi eticamente obbligato a contattare ogni donatore della somma ricevuta in eccesso, pari a 83 milioni di euro, con l'offerta di rimborso, ma proponendo come alternativa il trasferimento dei fondi ad altri progetti per zone di crisi, come in Sudan e in Congo. ''Vi e' stata una tale empatia per le vittime dello tsunami, perche' la gente ha sentito che la catastrofe avrebbe potuto colpire anche loro'', ha aggiunto Gillies. ''mentre per gli abitanti di grandi citta' come Sydney e' piu' difficile visualizzare una guerra civile in Africa e li' non ci sono i media a rimandare immagini''. ''Non e' mai successo prima di dover rifiutare donazioni o addirittura di doverle rimborsare'', ha dichiarato il responsabile di MsF in Australia, Philippe Couturier. ''E' un incubo amministrativo''. L'ultimo bilancio delle vittime del disastro, che ha colpito 11 paesi del litorale dell'Oceano indiano, e' di 217 mila fra morti e dispersi. Vita, 11 maggio 2005

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