Lunedì, il Sotto-segretario Generale delle Nazioni Unite James Holmes ha incontrato i leader del Governo militare di Myanmar per discutere su come migliorare l'azione umanitaria.
Inoltre, questa settimana il Segretario Generale Ban Ki-moon compirà una visita nella regione.

Incombe il pericolo delle epidemie
Cibo e medicine sono in via di distribuzione ai superstiti, ma non nella quantità sufficiente a soddisfare l'immensità dei bisogni della popolazione.
L'ONU calcola che il 70% delle persone coinvolte dal ciclone non abbia ricevuto alcun aiuto alimentare. Molti dormono all'addiaccio, senza materassi o protezioni contro il maltempo. Sono state inviate delle latrine prefabbricate, ma ne servono di più. E le fonti d'acqua sono contaminate dall'inondazione.

Il bilancio ufficiale delle vittime ammonta a 77.740, cui vanno aggiunti 56.000 dispersi. L'UNICEF stima che un milione di bambini siano in stato di urgente bisogno di assistenza.
Giorno dopo giorno cresce il timore di epidemie di malattie mortali.
I campi in cui sono stati radunati gli sfollati sono disorganizzati e presentano gravi carenze di igiene.
Questi problemi, combinati con la mancanza di cibo, suscitano forti preoccupazioni per la salute dei bambini. Infezioni come il morbillo sono potenziali killer di massa, in situazioni simili.

L'UNICEF in azione
«La mia più grande paura» ha detto il Responsabile per i programmi sanitari dell'UNICEF, Peter Salama «è l'esplosione di un'epidemia di morbillo massiccia, specialmente in alcuni di questi campi.»
A Laputta, l'UNICEF ha vaccinato circa 1.000 bambini di età inclusa tra 9 mesi e 5 anni. Gli operatori sanitari stanno praticando iniezioni anti-tetaniche anche alle mamme.

Queste sono le attività di soltanto una delle 70 missioni di monitoraggio e aiuto dell'UNICEF che stanno attraversando la regione del Delta dell'Irrawaddy devastata dal ciclone, distribuendo aiuti essenziali e lavorando per arginare sul nascere un'epidemia di malattie prevenibili.

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