Soleterre in queste città ha realizzato nel 2007 un progetto per il contrasto alle forme di discriminazione verso Rom e Sinti e, grazie al contributo dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato creato l'Osservatorio Nazionale Permanente per la tutela dei diritti fondamentali delle comunità Rom e Sinti.
La ricerca, che è stata ultimata a febbraio 2008, ha analizzato un campione rappresentativo della popolazione Rom e Sinti nelle città in cui Soleterre ha lavorato. I dati dimostrano che il 61% di loro ha un lavoro e solo il 2% ricorre all'accattonaggio.
Molti i lavori che fanno: da venditori ambulanti a giostrai, da operai a raccoglitori di ferro usato.
Il dato più rilevante che emerge però dall'analisi è che il 75% degli intervistati ha la residenza attuale da almeno quattro anni, e la permanenza media degli intervistati in un campo si attesta sui sette anni e mezzo.
Come spiega "Il Sole 24 Ore" l'indagine offre, riguardo alle popolazioni Rom e Sinte, "un'immagine ben diversa da quella offerta dalla cronaca" quotidiana.