Genova/Roma 20 maggio 2008 
Arriva EQUA, la prima fiera ligure del commercio equo e solidale. Verrà organizzata in piazza Caricamento a Genova, a pochi metri dal Porto Antico nel cuore del Centro storico genovese, dal 23 al 25 maggio prossimi. Oltre 40 stand, 17 le organizzazioni coinvolte (tutte appartenenti al coordinamento ligure), centinaia di prodotti alimentari, artigianali, tessili che parlano di commercio equo e di rispetto dei diritti del lavoro.
Diverse le novità presenti, tra cui le magliette equosociali della Bottega Solidale di Genova, realizzate in Bangladesh da artigiani e cooperative indipendenti con il sostegno di Aarong. Ciò che le rende speciali, per la città e l'occasione, è che sono illustrate con frasi di Fabrizio De Andrè concesse dalla Fondazione che tutela il suo patrimonio artistico, ma realizzate grazie alla creatività degli allievi dell'Istituto Vittorio Emanuele - Ruffini di Genova e al lavoro di un gruppo di detenuti del Carcere di Marassi. Aarong è un consorzio che fornisce servizi a più di 30.000 lavoratori (85% donne) da anni inserito nel circuito equosolidale e nasce ed opera come ramificazione commerciale di BRAC, un'organizzazione umanitaria impegnata nella riduzione della povertà e il sostegno ai poveri e alle donne specialmente nelle aree rurali. Un esempio di come il commercio equosolidale sappia costruire integrazione sociale nelle periferie del mondo, indipendentemente che si trovino nel Sud in via di sviluppo o nel Nord industrializzato.

La fiera, però, vuole aprire una finestra culturale e di confronto: dagli incontri organizzati nello spazio seminari dall'Associazione Ram sul turismo responsabile (venerdì 23 alle ore 16), fino alla presentazione organizzata da Fairwatch della linea "Made In No", di intimo biologico ed equosolidale (sabato 24 alle ore 16).

EQUA è anche incontro con i produttori, come Shree Prakash Bajracharya, del progetto nepalese Sana Hastakala che organizzerà un laboratorio artigianale aperto al pubblico domenica 25 maggio. Sana Hastakala significa "piccolo artigianato" e grazie all'assistenza commerciale e al pagamento di un prezzo equo, sostiene l'attività di più di cento piccoli laboratori familiari, che producono fino a venti differenti categorie di prodotti artigianali grazie al lavoro di quasi un migliaio di artigiani, per l'80% donne.

O come Abel Fernandez, di Conacado, Confederacion Nacional de Cacao Cultores Dominicanos, una organizzazione consortile non-profit fondata nel 1989, che in Repubblica Dominicana coinvolge nella produzione di cacao equosolidale circa 9200 piccoli coltivatori.
In Liguria sono nate alla fine degli anni '80 alcune delle prime organizzazioni di Commercio Equo Italiane; attualmente sono attive 17 organizzazioni (11 Associazioni e 6 Cooperative), di cui due sono importatori. I soci sono più di 4000, 400 sono le persone che si impegnano in attività di volontariato nelle 22 botteghe presenti, 50 le lavoratrici e i lavoratori impiegati. Il fatturato complessivo dell'anno 2007 supera i 5 milioni di Euro.

Per informazioni ed il programma aggiornato: www.equodiliguria.it  

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