Purtroppo però, allo sviluppo economico non ha corrisposto un analogo sviluppo nella tutela dei diritti umani.
Per un viaggiatore che si ferma poco tempo in Cina è difficile percepire quali e quante violazioni dei diritti umani si verifichino in questo paese. D'altro canto, il viaggiatore è sempre più responsabile e, prima di partire, si informa e considera molteplici aspetti del paese in cui si reca.

La Sezione Italiana di Amnesty International e l'Associazione Italiana Turismo Responsabile hanno avviato una collaborazione con l'obiettivo di rendere disponibili per chi parte le informazioni indispensabili sulla situazione dei diritti umani in Cina, soprattutto in questo particolare periodo, che vedrà moltissime persone recarsi nel paese in occasione delle prossime Olimpiadi.

I viaggiatori potranno scaricare dal sito delle due organizzazioni una mappa "speciale" della città di Pechino e sottoscrivere l'appello della campagna "Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina" in favore di Hu Jia, l'attivista per i diritti umani la cui vicenda ben esemplifica quella di tanti altri attivisti pacifici che le autorità cinesi hanno costretto al silenzio in vista dei Giochi olimpici.

In occasione del lancio di questa iniziativa, le due organizzazioni intendono trasmettere il proprio cordoglio alla popolazione cinese per gli enormi lutti e sofferenze causati dal recente terremoto.

La campagna "Pechino 2008: "Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia 
Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361,
e-mail: press@amnesty.it  

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