Ambiente, lotta al disagio sociale, accesso al credito e diritto alla casa sono i pilastri su cui continua a fondarsi questo istituto che di alternativo oggi ha la scala valoriale di riferimento, avendo definitivamente abbattuto le differenze operative con gli istituti di credito tradizionali. Conti correnti, carte di pagamento, internet banking, domiciliazione delle bollette e vari prodotti di investimento, portabilità dei mutui, finanziamenti per le energie rinnovabili e microcredito sono il segno di una banca a pieno titolo sul mercato.

"L'utile non è l'obiettivo primario di Banca Etica, ma è certo indice di efficienza e di salute economica e significa usare bene le risorse, responsabilità che abbiamo ben presente tutti i giorni" commenta Mario Crosta, direttore generale della banca che sa quanto un utile così positivo impone delle riflessioni a una banca che non persegue la massimizzazione del profitto. "Una ripartizione degli utili nel rispetto dei nostri principi ha certamente un impatto di sviluppo importante per il progetto che stiamo costruendo. La nostra diversità sta nel modo in cui produciamo e distribuiamo ricchezza".

Il Consiglio di Amministrazione porterà in Assemblea una proposta di ripartizione dell'utile - salito a 3.352.631 euro nel 2007 rispetto a 1.261.704 euro del 2006 - così composta: 300.000 euro per attività di utilità sociale, 1.159.602 euro per l'aumento gratuito delle azioni, il resto a riserva.
Questa assemblea è chiamata anche a rinnovare il Comitato Etico, organo consultivo e propositivo della banca, un ruolo sicuramente più importante e strategico di quanto non sia nelle banche tradizionali, giacché uno dei principali caratteri distintivi ed elementi competitivi di Banca Etica è rappresentato dai criteri valoriali e dai principi della finanza etica.

Il presidente uscente del Comitato , Leonardo Becchetti, docente di Economia Politica, ricorda che "l'attenzione ai risultati è sana se inserita in una visione ampia e armonica che rispetta l'ambiente, che mira alla creazione di valore sociale, risponde alle richieste della rete di riferimento e innova una finanza al servizio del bene comune. La diversità della Banca Etica sta nella sua scala di valori: tutti ne hanno una e quindi hanno un'etica, è da vedere se quello che viene dichiarato risponde ai veri obiettivi. Quella di Banca Etica è nota e la rende una banca sicura per tutti".

"Le banche devono ridare centralità alla propria mission che è l'intermediazione del risparmio, cioè raccolta e credito. Ubriacate da facili guadagni provenienti dalla vendita di prodotti spesso poco trasparenti, hanno in parte perso la propensione al rischio di credito, la capacità di valutare il merito di credito delle richieste di finanziamento". dice Fabio Salviato, fondatore e presidente di Banca Etica. "Finanziare bisogni non necessari significa portare le famiglie al sovraindebitamento. Rischioso e irresponsabile finanziare i desideri senza dare la giusta e necessaria consulenza socio-economica a chi chiede credito su beni superflui. Noi siamo qui a dimostrare che esiste una strada alternativa, percorribile da tanti, insieme. La finanza etica aiuta a conciliare efficienza economica e attenzione alle persone e all'ambiente".
www.bancaetica.it 
Per informazioni:
Paola Ferrara
tel. 049.8771124, cell. 334.6452317

Cristina Masturzo
Banca Popolare Etica
Comunicazione e Marketing
0498771145

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