14 maggio 2008. Prevenire gli infortuni attraverso il sistema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. È il progetto pilota "Territorio sicuro" di INAIL e Acrib, raccontato nel libro di Francesco Jori, "Due passi avanti". Mungari: "Le morti sul lavoro restano un problema drammatico, ma nell'ultimo anno gli incidenti sono diminuiti"
VENEZIA - La prevenzione degli infortuni attraverso un sistema di gestione della sicurezza ne luoghi dei lavori. È questo l'obiettivo del progetto "Territorio sicuro" messo in campo nel Veneto da INAIL e Acrib, l'associazione dei calzaturieri del Brenta, per rispondere in modo concreto al dramma degli incidenti che si verificano ogni giorno sul lavoro.
L'iniziativa, che riguarda oltre 700 aziende produttrici con circa 12mila addetti, viene portata avanti attraverso l'applicazione nelle imprese del sistema SGSL (sistema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro). Un metodo che sta già rivelando esiti positivi, a tal punto che è nelle intenzioni estendere il progetto anche ad altri settori produttivi, nonché a tutte le aziende del distretto. La sperimentazione dell'iniziativa è stata raccontata da Francesco Jori nel libro edito da Franco Angeli "Due passi avanti. Acrib e INAIL insieme per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Un esperimento pilota", presentato questa mattina a Venezia alla presenza del presidente dell' INAIL Vincenzo Mungari. "Le morti sul lavoro restano un problema drammatico, ma in numeri assoluti nell'ultimo anno gli incidenti sono diminuiti"ha detto Mungari. "Malgrado gli eventi tragici recenti, tra cui al primo posto quello della Thyssenkrupp, che ha stroncato sette giovanissime vite, stiamo registrando un calo dei decessi sul lavoro anche in rapporto alla media Ue". "In particolare, diminuiscono le morti bianche, nel 2007 fermatesi a 1.260 contro le 1.341 del 2006", ha continuato il presidente dell'INAIL, "naturalmente si tratta di vedere quel che succederà nel 2008, anche se l'impressione è quella di un mantenimento e di un consolidamento di questo trend, anche grazie ad interventi strategici elaborati per questo obiettivo al fine di intensificare la tutela dei lavoratori". Mungari ha poi ricordato i settori particolarmente a rischio, come l'edilizia e le criticità che permangono nel mondo del lavoro.
"Il dato più pesante riguarda gli extracomunitari, che spesso arrivano in Italia dequalificati, e senza un corso effettivo di formazione si trovano esposti a rischi ben maggiori", ha detto. "Non a caso, il 50% degli infortuni in Italia riguarda soggetti provenienti da fuori dell'Ue". E riguardo al futuro il presidente dell'INAIL si è detto ottimista rispetto ai nuovi strumenti che aiuteranno a garantire la tutela dei lavoratori. "Ci aiuterà il Testo unico, che entra in vigore domani", ha detto, "una legge che rafforza i poteri di vigilanza dell'INAIL per quanto riguarda assistenza, conservazione e formazione. L' INAIL sarà coordinatore del Sind, grazie al quale potremo attingere ad un'enorme banca dati formatasi in decenni di attività".
Nel corso della conferenza stampa Pietro Paone, direttore regionale dell'INAIL Veneto ha poi illustrato i dati relativi agli infortuni sul territorio, sottolineando come il trend nella regione sia particolarmente positivo. Dall'inizio dell'anno al 12 maggio i casi mortali in Veneto sono infatti diminuiti da 43 a 36 rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente(meno di metà dei quali verificatisi in azienda, gli altri su strada); mentre nel primo trimestre gli infortuni sul lavoro sono scesi del 7,2%, il doppio rispetto alla media nazionale.

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