Subito dopo il team è stato raggiungo da altri operatori di MSF che trasportavano scorte mediche, cibo e teli di plastica su imbarcazioni. Le equipe hanno avviato distribuzioni di cibo e di teli di plastica e hanno iniziato a purificare l'acqua con pasticche di cloro su entrambi i lati del fiume Bassein. I medici e gli infermieri di MSF stanno effettuando visite mediche e prestando cure ai feriti.
Ci sono attualmente 35 operatori di MSF sul delta del fiume e altri 40 li stanno raggiungendo. MSF sta cercando di raggiungere il maggior numero di villaggi nel delta che sono rimasti completamente isolati da giorni e dove i livelli di distruzione pare siano immensi.
A Daala e a Twantey, due città a sud di Yangon, le equipe di MSF hanno riferito che l'80% delle case sono andate distrutte e si trovano sotto un metro di acqua. Nella zona di Twantey, tre equipe di MSF hanno distribuito razioni alimentari (riso, olio, fagioli, pesce) a 2mila persone. Inoltre MSF sta svolgendo consultazioni mediche nei luoghi dove si stanno radunando gli sfollati, come ad esempio le pagode e le scuole. Le equipe di MSF stanno lavorando per riabilitare latrine, pozzi e pompe d'acqua.
Altre equipe di MSF si stanno dirigendo in barca verso il sud del paese per valutare la gravità delle situazione a Bogaley, sul delta del fiume Irrawady, una delle zone più colpite dal ciclone. In ogni località colpita, le equipe di stanno distribuendo cibo e stanno fornendo assistenza medica alla popolazione. A seconda dei bisogni identificati, nei prossimi giorni verranno inviate nuove scorte di cibo, medicinali e generi di soccorso.
MSF continua a portare avanti le operazioni il più rapidamente possibile, ma c'è bisogno dell'autorizzazione del governo per importare le forniture mediche e logistiche necessarie, e rafforzare le equipe presenti nel paese con personale d'emergenza esperto. Finora il governo ha dimostrato una volontà di sostenere le operazioni di aiuto, ma occorre aumentare enormemente il volume delle operazioni di soccorso e questo non è possibile senza una maggiore collaborazione da parte del governo.
In Myanmar, MSF gestisce anche quattro cliniche a Yangon, dove offre cure materno-infantili, cure contro le malattie sessualmente trasmissibili e contro l'HIV/AIDS. Queste cliniche sono state predisposte per accogliere i feriti del ciclone.
Un aereo cargo con 40 tonnellate di materiale medico, teli di plastica, materiale igienico sanitario e per la potabilizzazione dell'acqua, alimenti terapeutici dovrebbe partire il 9 maggio da Bordeaux (Francia).
Altri quattro cargo (dall' Europa, da Dubai e da Jakarta) con 160 tonnellate di materiale di soccorso (materiale medico, teli di plastica, materiale igienico sanitario e per la potabilizzazione dell'acqua, alimenti terapeutici) sono pronti a partire per il Myanmar nel corso dei prossimi giorni, ma questo dipende dalle autorizzazioni da parte delle autorità birmane.
MSF lavora in Birmania dal 1992, e al momento conta 43 operatori umanitari internazionali e più di 1200 operatori locali. Ogni anno MSF effettua oltre 1 milione di consultazioni in Myanmar e l'anno scorso ha curato più di 200mila casi di malaria. MSF cura inoltre 16mila pazienti affetti dall'HIV/AIDS, e a 8mila di questi fornisce cure antiretrovirali.
Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo, insignita nel 1999 del Premio Nobel per la Pace.
Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie.
Per informazioni: Andrea Pontiroli e Gianluigi Lopes
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