Il Myanmar, nome ufficiale dato alla Birmania nel 1989 dopo un ennesimo colpo di stato militare, sta vivendo negli ultimi mesi momenti difficili che colpiscono una popolazione già duramente provata. Nel settembre 2007 le marce pacifiste dei monaci buddisti birmani, che chiedevano maggiore rispetto dei diritti umani, sono state represse nel sangue. In questi giorni il ciclone Nargis ha devastato intere aree del paese e causato oltre 22.000 vittime, diventando così il maggior disastro naturale nel continente asiatico dopo lo tsunami del 2004.
Aifo è presente in Myanmar dal 1980, attraverso il sostegno a tre villaggi per persone affette dalla lebbra gestiti da congregazioni religiose locali: St. Theresa Colony, Nong Kang Colony e Loilem Colony. Qui trovano rifugio in modo permanente intere famiglie cacciate dai loro villaggi perché colpite dalla lebbra, ma anche orfani ed ex-pazienti rimasti soli, spesso anziani. Qui possono ricevere assistenza sanitaria, alimentare, economica e sociale e i bambini hanno la possibilità di accedere ai servizi scolastici.
La discriminazione causata dai pregiudizi sulla malattia è ancora forte in Myanmar e le vittime più colpite da questo stigma sono da sempre i figli degli ammalati e degli ex-ammalati. Per questo motivo, al fine di garantire l'istruzione di base ai fanciulli che vivono nelle colonie con i loro genitori e per dare loro l'opportunità di un futuro diverso, all'interno delle colonie sono presenti i servizi scolastici. Per il 2008 AIFO ha destinato 6.000,00 ? a ciascuna delle tre Colonie. Il sostegno di AIFO serve per il funzionamento degli orfanotrofi e delle scuole, per la fornitura dei farmaci, per garantire i servizi sanitari di base e per acquistare cibo e beni di prima necessità. Oggi più che mai il nostro aiuto è indispensabile.