Le famiglie che hanno perso la loro casa si stanno radunando nelle scuole e nei luoghi religiosi alla periferia di Yangoon. Le equipe di MSF hanno potuto comunque raggiungere le cliniche dove lavoriamo a Yangoon.
Tutte le strutture sono state danneggiate, nonostante ciò oggi i medici e gli infermieri di MSF hanno continuato a lavorare mentre i tetti venivano riparati. Altre equipe di MSF stanno cercando di raggiungere le aree più colpite del paese.
Le equipe di MSF hanno inoltre distribuito cibo, acqua potabile e teli di plastica per costruire ripari temporanei. Tutte le cliniche di MSF dove vengono normalmente curati i pazienti colpiti da HIV/AIDS e malaria sono state attrezzate per assistere le vittime del ciclone. Anche le scorte di farmaci di MSF sono state danneggiate.
MSF è preoccupata per la sorte dei suoi 8mila pazienti che ricevono cure contro l'HIV/AIDS e che potrebbero avere perso le loro scorte di farmaci antiretrovirali.
MSF in Birmania
Dopo avere tentato invano di operare nel paese alla fine degli '80, Medici Senza Frontiere ha potuto iniziare a lavorare in Birmania (Myanmar) nel 1992.
Gli interventi di MSF sono indirizzati alle popolazioni più vulnerabili - vittime dirette o indirette del conflitto che perdura nel paese, particolarmente nelle zone di frontiera popolate dalle minorità etniche, ma anche nella capitale Rangoon (Yangoon). Le equipe di MSF forniscono cure contro la malaria, che ogni anno uccide decine di migliaia di birmani, la tubercolosi e le malattie sessualmente trasmissibili (tra cui l'HIV/AIDS) e la malnutrizione; forniscono inoltre cure materno-infantili.
Per informazioni:
Sergio Cecchini - 335 8725539
Andrea Pontiroli - 335 8489761