Centinaia i morti, decine di migliaia gli sfollati, persi molti dei raccolti di riso della regione del delta. Difficile per ora avere ulteriori informazioni, mentre il Paese è in una delicata fase politica e per il 10 maggio è previsto un referendum sulla nuova Costituzione. Già il maremoto del 2004 aveva colpito in modo diretto almeno 15.000 persone in Myanmar. Caritas Italiana si era attivata prontamente ed è ancora impegnata nel Paese per interventi pari a 1,5 milioni di euro.
In particolare gli ambiti scelti nel dialogo con la Chiesa locale - in alcuni dei quali si opera anche in collaborazione con la società civile locale - sono: l'educazione e la costruzione di infrastrutture scolastiche, lo sviluppo rurale e socioeconomico, la sanità, l'approvvigionamento idrico, la prevenzione della diffusione dell'HIV, il rafforzamento della Caritas locale (Karuna).
Oltre a questi interventi, Caritas Italiana sostiene la popolazione del Myanmar anche attraverso i microprogetti: si tratta di piccoli interventi di modesto valore finanziario, ma in grado di migliorare, attraverso un'azione mirata, le condizioni di vita di migliaia di persone.
Caritas Italiana e l'intera rete Caritas confermano la loro disponibilità a sostenere interventi di ricostruzione e per la ripresa delle attività, sebbene al momento sia difficile avere un quadro complessivo dei danni e delle azioni che sono state già avviate. Nel pomeriggio è prevista una conferenza telefonica e, se saranno attive le linee di comunicazione, si cercherà di fare il punto anche con la Caritas locale.
Roma, 05 maggio 2008