Il fallimento del sistema di oggi è ben illustrato dal caso della tubercolosi (TBC), che ogni anno provoca la morte di due milioni di persone. Il test più usato per la diagnosi della TBC è stato sviluppato nel 1880 e non riesce ad identificare tutte le persone colpite. Con la diffusione di ceppi resistenti, i farmaci per trattare la TBC sono sempre più inefficaci e non sono in grado di arginare la recrudescenza della malattia. Ma i finanziamenti per la ricerca della TBC rimangono praticamente nulli. "Noi non rinunciamo al trattamento delle persone colpite dalla TBC con i farmaci tradizionali, ma per arginarla e tenerne sotto controllo la diffusione abbiamo un disperato bisogno di nuovi farmaci", dichiara Liesbet Ohler, responsabile medico di MSF in Kenya. "Spero che i governi trovino le risorse necessarie per sviluppare nuovi ed efficaci trattamenti. In caso contrario, il futuro della lotta contro una malattia come la TBC è in serio pericolo, e con esso la vita di milioni di persone". Nuove iniziative come il Prize Funds - un premio economico da assegnare a chi scopre e realizza nuovi farmaci o vaccini - sono oggetto di discussione e potrebbero contribuire ad orientare la R&S farmaceutica dove è più necessario. Occorre infatti trovare meccanismi di finanziamento che non facciano ricadere sul costo dei farmaci quello della R&S, e questo è il compito che devono assumersi i governi. "Basarsi esclusivamente sulle organizzazioni filantropiche e di beneficenza non è una soluzione al problema", ricorda Tido von Schoen-Angerer, direttore della Campagna per l'Accesso ai Farmaci di MSF. L'attuale sistema per lo sviluppo di nuovi farmaci è fortemente vincolato alla politica dei brevetti e dei monopoli. E' ormai ampiamente dimostrato, anche da un rapporto delle Nazioni Unite nel 2006 (http://www.who.int/intellectualproperty/en/), come questo sistema sia fallimentare: i prezzi dei farmaci sono tenuti artificiosamente elevati dal monopolio dei brevetti e sono riservati ai pochi in grado di pagare. Contemporaneamente le malattie che colpiscono i poveri sono trascurate, indipendentemente dal numero di vittime che causano. Questa settimana arriva a conclusione di un processo durato due anni e noto come Gruppo di Lavoro Intergovernativo sulla Salute Pubblica, Innovazione e Proprietà Intellettuale (IGWG). L'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ospita il vertice, ha il dovere di fornire modalità alternative ai brevetti per sostenere i costi della R&S in modo che l'innovazione medica sia orientata dai bisogni sanitari e offra farmaci a prezzi equi e accessibili. Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo, insignita nel 1999 del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. Per informazioni: Andrea Pontiroli Medici Senza Frontiere - 06 4486921 - Cell: 335 8489761

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