"La Primavera Bio 2008 - dichiara Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Nazionale di Legambiente - è un'occasione per sottolineare il ruolo positivo che svolge l'agricoltura biologica nella lotta contro i cambiamenti climatici. Il metodo biologico infatti, consuma meno energia ed emette meno gas serra in atmosfera rispetto all'agricoltura convenzionale e le aziende bio fungono da veri e propri serbatoi di carbonio. Inoltre l'agricoltura biologica - continua Vittorio Cogliati Dezza - è strategica per la sua funzione di stimolare l'economia dei piccoli comuni italiani, quelli con meno di 5 mila abitanti che rappresentano più del 70% dei comuni italiani e dove risiede più di un quinto della popolazione nazionale. In queste realtà, l'agricoltura biologica rappresenta uno strumento efficace per rafforzare i legami con il territorio, generando opportunità di lavoro e individuando nuove aperture verso i mercati globali, nel pieno rispetto dell'ambiente".

Anna Ciaperoni, responsabile Agricoltura Sociale di AIAB, ricorda: "Quest'anno abbiamo deciso di mettere al centro della manifestazione le fattorie sociali, che danno lavoro a persone svantaggiate e marginali come i disabili, gli ex carcerati e gli ex tossico dipendenti. Tra gli aspetti fondamentali dell'agricoltura sociale - continua Ciaperoni - c'è l'efficacia dell'azione di inclusione, dovuta alla natura stessa dell'agricoltura biologica, che mette la persona a contatto diretto con il frutto del suo lavoro e ha dei tempi più umani di altri lavori. Anche per questo l'agricoltura sociale funziona anche come nuova forma di welfare, che con costi bassi raggiunge risultati concreti. Infine, - conclude Ciaperoni - l'agricoltura biologica e sociale può essere volano per un nuovo sviluppo rurale: le indagini dicono che i lavoratori in questo settore sono mediamente più giovani, scolarizzati e motivati della media del mondo agricolo".
Don Tonio Dall'Olio, responsabile area internazionale di Libera, dichiara: "Da anni portiamo avanti la lotta alla mafia, puntando sul riutilizzo a scopo sociale dei beni confiscati ai boss. Non è un caso che le cooperative sociali di Libera facciano agricoltura biologica: la mafia ha sempre tratto profitto dagli ecocrimini, quindi tutto cioè che diminuisce l'impatto sull'ambiente in modo sano, è parte della soluzione.

Per questo, direi 10, 100, 1000 Primavere Bio!". "Anche per questo - aggiunge Cristina Grandi, responsabile Campagne AIAB - "il tema dell'equità sociale è al centro della nostra battaglia, tanto che sarà uno dei temi principali del congresso mondiale del biologico che si terrà a Giugno a Modena". Conclude Andrea Ferrante ricordando l'importanza di "portare le persone dalle città a toccare per mano i prodotti biologici, frutto di un settore vivo, che in Italia interessa 50mila aziende, con un numero di lavoratori superiore a Fiat e Telecom messe insieme".

Lorenzo Misuraca
Ufficio Stampa AIAB Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica
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