"UN'ITALIA DIVERSA, UN COMMERCIO PIU' EQUO" è la campagna che ha visto mobilitati le oltre 100 organizzazioni socie di AGICES, tra associazioni, importatori e botteghe del mondo, e le altre due organizzazioni del settore per chiedere l'impegno dei candidati premier a livello nazionale, e quello di tutti i candidati a livello locale, su due punti:
- incontrare pubblicamente le organizzazioni di Commercio Equo per affrontare i temi della sostenibilità, dell'attenzione ai diritti dell'ambiente e delle comunità nel Nord e nel Sud del mondo;
- ripresentare e approvare nella prossima legislatura un disegno di legge gia' depositato nel 2007, dopo un percorso efficace e partecipato, "perché un settore di alte idealità e concreta economia diversa possa trovare riconoscimento e tutela".
A livello nazionale sono stati interpellati tutti i candidati premier.Walter Veltroni, in una lettera indirizzata alle tre organizzazioni ha ricordato che, come Sindaco di Roma "ho voluto che il tema del commercio equo e solidale fosse al centro dell'attività della Giunta. Non solo per cercare di mettere in atto politiche che migliorassero la qualità della vita dei cittadini - basti pensare allo sviluppo delle mense biologiche - ma soprattutto per diffondere una certa cultura del consumo, e della produzione, e per sostenere concretamente coloro che, come voi, si impegnano direttamente. L'inaugurazione lo scorso settembre della Città dell'Altra Economia è, in questo senso, forse una delle iniziative che reputo più importanti e che, spero, possa avere uno sviluppo positivo nei prossimi anni. Veltroni ha dichiarato anche che e' intenzione del suo partito riprendere il percorso intrapreso in direzione di una normativa di settore "ripresentando la proposta di legge frutto di questo lavoro collegiale, in una prospettiva di confronto con le associazioni che sarà garanzia dell'efficacia e dell'effettività del risultato finale".
Il leader della Sinistra L'Arcobaleno Fausto Bertinotti ha invitato AGiCES a partecipare all'evento nazionale organizzato insieme al senatore Nuccio Iovene su associazionismo e Terzo Settore con un intervento del Consigliere AGiCES Alberto Zoratti. Bertinotti ha ribadito che, come è scritto nel programma elettorale del suo schieramento, sono impegnati "a costruire politiche e misure legislative in grado di valorizzarne le esperienze e promuoverne lo sviluppo, riconoscendone pienamente il punto di vista autonomo e le enormi potenzialità". Bertinotti ha sottolineato, inoltre, "che le economie solidali sono in grado di costruire economia in luoghi della terra nove manca persino la speranza, e che questa esperienza parla all'Italia della direzione che deve prendere il suo modello di sviluppo". In una lettera inviata ad AGiCES Bertinotti ha poi aggiunto che "Come la Sinistra L'Arcobaleno ha scelto di porre l'impegno a favore del Commercio Equo e Solidale all'interno di un più ampio quadro di riferimento della riforma della cooperazione internazionale e delle scelte a favore di un'economia realmente a servizio della promozione e del sostegno alle vittime del sistema di sfruttamento globale di cui il nostro Paese è complice. In tutto questo permane e si rafforza la volontà di fare la nostra parte per condurre ad approvazione la legge di settore che finalmente faccia emergere da questa sorta di invisibilità lo specifico apporto che migliaia di volontari e lavoratori offrono ogni giorno nell'ampio movimento equosolidale italiano".
Anche il leader della componente ambientalista della Sinistra L'Arcobaleno Alfonso Pecoraro Scanio ha ricordato che, come Verdi, "abbiamo portato nell'esperienza di Sinistra Arcobaleno il nostro forte impegno in nel promuovere e favorire il commercio equo e solidale perché riteniamo che oltre che ecocompatibile, sia uno stile di vita realmente giusto. E lavoreremo con tutte le nostre forze affinché una legge del settore possa essere approvata".
Ora che la campagna elettorale sta per concludersi, AGICES invita comunque tutti gli schieramenti "a sentirsi responsabili delle aspettative di sostenibilità sociale, ambientale e di giustizia non soltanto di uno specifico settore - spiega Grazie Rita Pignatelli, presidente di AGICES - quello equosolidale, che fa la sua parte tutti i giorni per far sì che il nostro Paese vada in questa direzione, ma di quelle degli oltre 20mila volontari, delle migliaia di operatori e dei milioni di consumatori che in Italia scelgono di sostenere il Commercio Equo e Solidale perché vogliono cambiare concretamente la politica e l'economia di questo Paese".
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