Roma, 8 aprile 2008 - Si è concluso quest'oggi, presso l'Istituto Centrale di Formazione di Roma, la due giorni di sensibilizzazione organizzato dal Csi (Centro Sportivo Italiano) nell'ambito del progetto «Insieme si vince, fare sport e lavorare nello sport come strumento d'integrazione culturale e sociale».

Il progetto, finanziato dal Ministero della Solidarietà Sociale e che si avvale della collaborazione del Dipartimento di Giustizia Minorile, si rivolge a tutti i minori dell'area penale (3.500 maschi e 1.500 femmine) e si propone di favorire l'inserimento sociale e lavorativo di ragazzi italiani e stranieri che hanno avuto problemi con la giustizia, attraverso attività che si svolgeranno sia all'interno che all'esterno degli istituti penitenziari.

Il progetto «Insieme si vince» prevede, infatti, la concessione di 72 borse di lavoro che consentiranno ai ragazzi ospiti degli istituti penali minorili di prestare servizio nelle sedi territoriali del Csi o nelle società sportive affiliate all'associazione. L'offerta di formazione on the job prevede la prestazione di 25 ore lavorative a settimana per 2 mesi (durata di un singolo modulo. Ne sono previsti 4) ed un compenso mensile di 450 ?. I giovani coinvolti nell'iniziativa saranno chiamati, tra l'altro, ad un'attività di supporto nella preparazione di gare e tornei, di animazione negli eventi sportivi in piazza, nella manutenzione e gestione degli impianti sportivi del Csi, nell'organizzazione degli eventi formativi e nell'assistenza all'attività sportiva ordinaria. Ai partecipanti, che saranno seguiti dai tutor per circa 10 ore settimanali, sarà data anche la possibilità di prender parte ad attività extra-lavorative come i corsi per animatori culturali sportivi, corsi per allenatori, corsi per arbitri e per volontari dell'equipe nazionali.

Il progetto «Insieme si vince» prevede anche delle attività all'interno degli Istituti minorili. In tal senso, in sinergia con il Dipartimento di Giustizia Minorile, sono state identificate quattro realtà territoriali (Napoli, Firenze, L'Aquila, Treviso) in cui poter promuovere circuiti di attività a carattere polisportivo.

Il fine del progetto, ha spiegato Michele Marchetti, Coordinatore dell'area Formazione, Cultura, Promozione e Sviluppo della Presidenza nazionale del CSI, «è quello di far passare il reinserimento attraverso lo sport e l'acquisizione delle sue regole».

Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
Tino Redaelli, 02 89289300
tino.redaelli@mabq.com  
Felice Alborghetti,
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