Secondo la classifica di Legambiente "PM10 ti tengo d'occhio", che ogni settimana mette a confronto i livelli di PM10 nelle principali città italianesulla base dei dati registrati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria non dà molti esiti positivi, non va meglio neanche a Lucca a quota 59 giorni di superamenti, Vicenza a 56 e Modena a 54.
"Il quadro è preoccupante - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente -. Anche nel 2008, come negli anni scorsi i livelli di PM10 in molte città sono decisamente troppo elevati. I problemi rimangono gli stessi, i provvedimenti adottati nel tentativo di risolverli pure, e la situazione non fa che peggiorare. Il numero di auto circolanti ne è il principale responsabile ma anche con questa consapevolezza, confermata da più parti, non sono state ancora adottate dalle amministrazioni soluzioni alternative valide al mezzo privato. Occorrono più mezzi pubblici, dall'autobus al tram, al treno metropolitano, un sistema di car sharing, taxi collettivi, piste ciclabili, e sistemi di penalità come il road pricing che incentivino il trasporto pubblico a scapito di quello privato".
Tornando alla graduatoria c'è da notare che se il 43% dei centri urbani monitorati ha già esaurito il numero di superamenti del limite medio giornaliero che la legge consente in una anno, almeno 9 capoluoghi sono prossimi ai 35 superamenti. Tra le grandi città, Milano è a quota 46 superamenti, Napoli sale a 43, Roma 37, Firenze 35, Bologna 33, Bari 30, Palermo 23, Taranto 18. Lombardia, Emilia Romagna e Veneto sono le regioni in cui mediamente si sono registrati dall'inizio dell'anno ad oggi i valori più elevati di PM10. Chiudono la classifica Ascoli Piceno e Siena con 2 superamenti, Reggio Calabria con 1.
Per migliorare, non solo l'aria ma anche la qualità della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini, secondo Legambiente, la vera sfida è quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione: l'Italia è al primo posto tra i paesi della UE per numero di auto pro-capite con 58 vetture ogni 100 abitanti.
"E' tempo di avviare soluzioni strutturali che riescano a risolvere il problema nel lungo periodo - aggiunge Cogliati Dezza - con un impegno più deciso del governo e delle amministrazioni locali nell'invertire i termini dell'attuale sistema di mobilità. Purtroppo continua a mancare il pragmatismo dei sindaci di fare scelte concrete come succede invece in altre città europee".
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