"Questa è stata una decisione estremamente difficile da prendere", ha dichiarato Hehenkamp Arjan, responsabile delle operazioni di MSF in Somalia. "Vi è un forte bisogno di assistenza umanitaria indipendente a Kismayo, ma non possiamo continuare a lavorare in un posto dove il nostro personale viene deliberatamente preso di mira e brutalmente assassinato".
MSF condanna gli attacchi contro gli operatori umanitari e le conseguenze che questi attacchi hanno sulla possibilità di fornire assistenza alla popolazione somala. Attualmente la Somalia sta attraversando una crisi senza precedenti, con un'escalation di violenza, un numero crescente di sfollati e un grande bisogno di accesso alle cure. Centinaia di migliaia di somali lottano per sopravvivere e hanno urgente bisogno di assistenza. Sono loro le vittime indirette di qualsiasi attacco agli operatori umanitari.
Immediatamente dopo l'attacco nel corso del quale i tre operatori umanitari avevano perso la vita, MSF aveva temporaneamente evacuato lo staff internazionale presente nel paese. Da allora erano stati gli operatori somali di MSF a garantire la regolare gestione dei progetti. Sebbene MSF sia impegnata nel fornire assistenza al popolo somalo, garantire la sicurezza del suo personale resta una priorità. Nel corso delle ultime settimane è stata compiuta un'attenta analisi dei diversi progetti in tutto il paese, al fine di valutare le condizioni di sicurezza locali. Gli operatori internazionali di MSF stanno iniziando a fare ritorno in alcune località selezionate del paese dove le condizioni di sicurezza sono state ritenute accettabili.
MSF aveva iniziato a lavorare a Kismayo nel settembre del 2007 con un programma di cure che prevedeva l'allestimento di un pronto soccorso e di un reparto maternità. Più di 400 interventi chirurgici e 1200 consultazioni sono stati effettuati dal nostro personale medico prima della chiusura del programma.
MSF lavora ininterrottamente in Somalia da più di 17 anni e fornisce attualmente assistenza medica in dieci regioni del paese. Nel 2007 MSF ha aperto diversi nuovi progetti in risposta alle enormi esigenze medico umanitarie derivanti dal conflitto in corso. Nel corso del 2007, le equipe mediche hanno eseguito più di 2500 interventi chirurgici, 52 mila consultazioni ambulatoriali e circa 23mila ricoveri.
Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo, insignita nel 1999 del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie.
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