Nonostante i notevoli passi avanti fatti negli ultimi anni, la questione centrale e problematica per la cooperazione internazionale resta quella dei finanziamenti, che continuano ad essere bassi e spesso poco trasparenti. Infatti, secondo quanto riportato dalla Concord - confederazione belga che rappresenta più di 1600 Ong europee - quasi un terzo degli Aiuti europei allo sviluppo non è reale: molti governi vi fanno infatti rientrare le spese per l'assistenza agli studenti stranieri e ai rifugiati o gli aiuti per la cancellazione del debito.
Ai primi posti della classifica degli aiuti gonfiati l'Austria con una media del 59%, la Francia con il 50%, l'Italia con il 44% e la Germania con il 35%. La media europea si attesta intorno al 30%, una cifra allarmante che dimostra come, escludendo le voci di bilancio non classificabili realmente tra gli aiuti, siano molti i paesi a non raggiungere l'obiettivo individuale minimo del 2006, cioè quello di destinare lo 0,39% del Pil all'aiuto allo sviluppo.