Mentre gli ospedali di Bassora, la seconda città dell'Iraq, lottano per curare il grande numero di feriti causati dagli scontri, l'emergenza idrica rimane la minaccia più grave per la salute dei bambini e dei civili, in uno scenario umanitario in rapido deterioramento.
«Lo scoppio improvviso dei combattimenti ci ha colti di sorpresa, e le scorte d'acqua, cibo e carburante sono divenute presto insufficienti» ha dichiarato un operatore UNICEF di Bassora impegnato negli aiuti alla popolazione.
«L'acqua è il bisogno primario, dal momento che la popolazione dipende da quella acquistata in negozio. Con l'interruzione dell'energia elettrica, l'impianto di depurazione cittadino ha cessato di funzionare e le scorte idriche si sono presto esaurite.
Le famiglie si sono viste costrette a bere l'acqua salmastra o non depurata dei rubinetti, finché è venuta a mancare anche quella.»
Per ulteriori approfondimenti:
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4381