Fra le soluzioni proposte dai genitori per diminuire le tasse a carico della famiglia, prevale nettamente (55%) l'adozione di un sistema fiscale che non penalizzi chi ha figli ma che tenga conto del reale costo dei figli stessi (la Corte Costituzionale stessa afferma da oltre 30 anni, con differenti sentenze, che il nostro sistema fiscale, contrariamente a quanto previsto dalla Costituzione, non aiuta né promuove la famiglia). Emerge poi con forza la necessità di poter conciliare con maggiore facilità lavoro e famiglia: sono soprattutto le donne giovani e con figli piccoli a sentire l'esigenza di interventi mirati ad agevolarle nel loro doppio ruolo di madri e donne lavoratrici. Quasi il 60% delle intervistate lamenta infatti una scarsa flessibilità dell'orario di lavoro mentre 1 genitore su 2 segnala l'estrema difficoltà di accesso agli asili nido. Ancora, in cima alle richieste dei genitori italiani, un sistema sanitario che comprenda l'offerta gratuita di tutte le vaccinazioni, la possibilità per le madri di ricevere un bonus paritetico al costo dell'asilo nido per accudire i figli in casa, il sostegno economico per chi, in difficoltà economiche, decide di portare a termine la gravidanza e di non abortire, la lotta ai fenomeni di bullismo. Tra i diversi problemi che il nuovo Governo si troverà ad affrontare c'è quello di una domanda sempre più incalzante di politiche per la famiglia che vengano incontro alle reali esigenze dei genitori italiani. Per questo motivo il MOIGE - Movimento Italiano Genitori - ha organizzato oggi a Roma, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, un confronto fra le famiglie ed i rappresentanti dei principali schieramenti politici, dal titolo "Genitori al voto: 10 ragioni per decidere". Nel corso dell'incontro è stato presentato il sondaggio condotto da SWG per Moige "Le richieste dei genitori al nuovo governo", dal quale sono emerse le priorità per i genitori italiani alla vigilia delle elezioni politiche del 13 e 14 Aprile, e unitamente ad esso sono state illustrate le 10 proposte del Moige a favore di un concreto sostegno dei genitori e una maggiore tutela dei minori. A seguito della crisi economica e della diminuzione del potere d'acquisto dei salari, è chiara la difficoltà in cui si dibattono le famiglie con figli piccoli o adolescenti. Ne consegue che i bisogni delle famiglie sono soprattutto di ordine economico e su questo versante si concentrano pertanto le richieste al nuovo governo: per quanto riguarda le tasse la maggioranza dei genitori (55%) sostiene l'opportunità di adottare un sistema che preveda solo la tassazione del reddito realmente a disposizione, depurato dal costo del mantenimento dei figli, con la possibilità di adeguate deduzioni o detrazioni e sgravi fiscali per i soggetti con figli a carico. Fondamentale la conciliazione fra tempo del lavoro e tempo della famiglia: i genitori italiani chiedono iniziative mirate quali congedi remunerati per maternità e paternità, asili nido potenzialmente accessibili a tutti, incentivi per l'istituzione di asili nido aziendali. Sono soprattutto le donne giovani e con figli piccoli a sentire l'esigenza di interventi mirati ad agevolarle nel loro doppio ruolo di madri e donne lavoratrici. Quasi il 60% degli intervistati lamenta infatti una scarsa flessibilità dell'orario di lavoro mentre 1 genitore su 2 segnala l'estrema difficoltà di accesso agli asili nido. Il 79% dei genitori si dichiara d'accordo con la proposta - in alternativa agli asili nido - di dare alle madri un bonus per accudire in casa i propri figli nel loro primo anno di vita. Sono proprio le donne più giovani, con bambini di età inferiore ai due anni, ad essere maggiormente favorevoli (il 96% condivide la proposta). Per il capitolo salute e prevenzione, l'impegno che il nuovo Governo dovrebbe prendere per garantire un sistema sanitario che comprenda l'offerta gratuita di tutte le vaccinazioni è considerato prioritario da più di un terzo degli intervistati; un altro 40% lo ritiene molto importante, mentre il 61% chiede una politica per la prevenzione più incisiva che includa anche il mantenimento del prezzo minimo delle sigarette sotto il quale non scendere al fine di non consentire una maggiore accessibilità ai minori. Per quanto riguarda media e minori, i dati sono allarmanti, oltre un genitore su due è preoccupato. Infatti il 60% dei genitori intervistati si dice preoccupato del fatto che i figli navighino in internet, timore segnalato in particolare dalle donne giovani, e con figli da 6 a 11 anni d'età. Sulla televisione, il 59% del campione ritiene inadeguati i programmi televisivi in onda nelle fasce protette. Il 65% degli intervistati ritiene inoltre inadeguati i controlli ministeriali e di altri organismi sulla programmazione televisiva. Capitolo scuola ed educazione: quasi un genitore su due chiede una vera parificazione scolastica, che consenta di scegliere liberamente la scuola del figlio senza vincoli di reddito: il 45% dei genitori intervistati pensa che la scuola non statale offra più servizi rispetto a quella statale, percentuale che supera il 50% tra le donne residenti al sud. Per quanto riguarda le problematiche degli adolescenti, tra i problemi diffusi tra i ragazzi, il consumo di sigarette è considerato molto diffuso dal 65% degli intervistati, seguito dall'uso di droghe leggere (41%), dal consumo di alcolici (31%) e dai disturbi del comportamento come aggressività e bullismo (33%). In questi casi, la percezione della diffusione di questi fenomeni da parte dei genitori sale con la minore età dei figli, forse a causa della maggior preoccupazione di chi ha dei figli molto piccoli. Sostenere perché porti a termine la gravidanza chi per difficoltà economiche ha intenzione di abortire è senza dubbio un tema al quale sono sensibili tutte le componenti, indipendentemente dalla loro matrice politica e religiosa. E' interessante notare che sono proprio coloro che hanno 3 o più figli ad attribuire la precedenza in termini di priorità a questo tema (35%). L'indagine SWG è stata condotta telefonicamente e online all'interno di un campione di 500 genitori con figli di età inferiore ai 15 anni nei giorni dal 12 al 18 marzo 2008

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