Di Joshua Massarenti
I togolesi aspettano nell'angoscia l'annuncio previsto per oggi dei risultati delle elezioni presidenziali appena concluse. Le elezioni sono state segnate da violenze che nella capitale Lomé hanno fatto tre morti e oltre una ventina di feriti. A ciò, si aggiunge accuse incrociate tra il partito al potere e l'opposizione di frodi e agressioni fisiche di militanti di ciascuna delle fazioni.
Secondo quanto riferisce l'Afp, la Commissione elettorale nazionale indipendente togolese (Ceni) non ha ufficializzato i risultati. E a detta di una fonte interna, non verrano annunciati prima di domani.
La coalizione dell'opposizione e il suo candidato Emmanuel Akitani Bob hanno denunciato frodi elettorali su vasta scala che avrebbero già consegnato la vittoria a Faure Gnassingbé, del Rassemblement du peuple togolais (Rpt) e uno dei figli del presidente Gnassingbé Eyadéma, deceduto lo scorso febbraio al termine di 38 anni di potere dittatoriale. Da parte sua, il Rpt ha accusato i militanti dell'opposizione di aver "riempito le urne" e aggredito i propri militanti in alcune località del Paese.
Le violenze si sono concentrate nella giornata di ieri nei quartieri popolari della capitale, nei feudi tradizionali dell'opposizione. Secondo fonti diplomatiche e ospedaliere, si sono registrati tre morti e almeno una ventina di feriti. Dopo la chiusura dei seggi, giovani oppositori armati di maceti e bastoni hanno eretto barricate gridando vendetta alla "vittoria rubata dal Rpt". Molti testimoni parlano di urne portate via, se non bruciate, da militari o incogniti che avrebbero approfitatto della confusione che stava dilagando nei bastioni dell'opposizione di Lomé. Lì, gli agenti della sicurezza avrebbero aperto il fuoco a più riprese Oggi, sta regnando una calma molto precaria segnata da negozi chiusi, una circolazione ridotta all'osso e l'apparizione nelle stade di veicoli militari. Ma si teme il peggio dopo che alla vigilia dello scrutinio, l'opposizione aveva minacciato di scendere in strada qualora la vittoria di Gnassingbé sarebbe stata proclamata.
Intanto la Francia, ex potenza coloniale del Togo, ha fatto sapere per voce del suo ministro degli esteri di aver "preso nota con soddisfazione del fatto che l'elezione presidenziale del Togo si è svolta in condizioni soddisfacenti, nonostante si è dovuto constatare incidenti isolati".
"Teniamo a rendere omaggio" ha poi precisato il suo portavoce Cécile Pozzo di Borgo "al senso di responsabilità che hanno saputo dimostrare i dirigenti politici e il popolo togolesi in condizioni difficili. E' ora necessario che lo spoglio degli scrutini si svolga nella calma e sotto l'egida della Comunità economica degli Stati dell'Africa dell'Ovest (Ecowas, ndr) di cui salutiamo l'impegno sin dall'inizio " della crisi togolese.
Vita, 26 aprile 2005