Tra il 27 febbraio e il 2 marzo 2008 le operazioni militari israeliane a Gaza hanno causato la morte di oltre 107 Palestinesi, almeno la metà dei quali erano civili e di questi più di 27 erano bambini. Un numero molto più alto di civili Palestinesi sono rimasti gravemente feriti, e il numero dei morti sta aumentando costantemente. I gruppi armati palestinesi hanno lanciato razzi in Israele uccidendo un civile e ferendone altri 25.
Noi condanniamo tutti gli attacchi rivolti a civili da parte sia dei militanti palestinesi sia dell'esercito israeliano. Ricordiamo a tutte le parti coinvolte che per il diritto umanitario internazionale esse sono responsabili della protezione dei civili e delle infrastrutture.
Le ultime operazioni militari hanno inasprito l'impatto del blocco militare di Gaza da parte di Israele, spingendo sull'orlo una popolazione già vulnerabile. Le infrastrutture chiave, compresi i servizi di salute pubblica e le reti idriche, sono ora al collasso.
La recente violenza e distruzione insieme al continuo impoverimento e isolamento degli abitanti di Gaza, il 56% dei quali sono bambini, e l'aumento delle restrizioni imposte agli attori dell'aiuto umanitario, non garantiscono di certo le condizioni necessarie per la pace.
Inoltre, questa situazione mette in pericolo il nostro lavoro e quello dei nostri partner.
Perciò, i membri sotto indicati di AIDA esortano il Quartetto e la Lega Araba a:
- Attenersi al diritto umanitario internazionale che impone loro di essere responsabili della protezione dei civili e di mediare per un immediato e formale cessate il fuoco.
- Assicurare l'entrata e l'uscita da Gaza degli aiuti umanitari.
- Spingere Israele ad ampliare la propria definizione di ciò che costituisce assistenza umanitaria essenziale al fine di includere: attrezzature essenziali per il mantenimento e la riabilitazione delle infrastrutture pubbliche; accesso a cure mediche all'estero per pazienti che ne necessitano urgentemente e possibilità per i genitori di accompagnare i figli minori di 18 anni; e l'immediato ripristino delle normali importazioni di carburante e dell'elettricità.
- Esortare tutte le parti a lavorare per la riapertura dei passaggi di Gaza secondo quanto stabilito dall'Agreement on Movement and Access (AMA) mediato dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea nel novembre 2005.
Aderiscono all'AIDA (Association of International Development Agencies):
Campaign for the Children of Palestine (CCP)
CISS - Cooperazione Internazionale Sud Sud
Gruppo di Volontariato Civile (GVC)
Italian Consortium of Solidarity (ICS)
Japan International Volunteer Center (JVC)
Lutheran World Federation
Medical Aid for Palestinians (MAP-UK)
Medico International
Mennonite Central Committee
Norwegian Church Aid
Norwegian Refugee Council
Oxfam International
Oxfam Great Britain
Oxfam Novib
Oxfam Quebec
Palestine Solidarity Association of Sweden
Save the Children-UK
Solidarite Socialiste Belgium
Swedish Organization for Individual Relief (SOIR)
Swedish Cooperative Center
Terre des Hommes Italia
War Child Holland
World Vision Jerusalem
Terre des hommes (TDH) Italia onlus è una organizzazione non governativa che si occupa di aiuto diretto all'infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, etnico o religioso.
Creata nel 1994, TDH Italia oggi è presente in 22 paesi di tre continenti con 70 progetti di aiuto umanitario d'emergenza e di cooperazione internazionale allo sviluppo, con programmi in settori quali salute di base e protezione materno-infantile, educazione di base, formazione professionale, protezione dei bambini di strada ed in conflitto con la legge, promozione e sviluppo di attività generatrici di reddito e di sviluppo delle risorse naturali.
TDH Italia fa parte dell'International Federation of Terre des hommes (IFTDH), lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l'Unione Europea e l'ONU.
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Rossella Panuzzo
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