Le conferenze, che intendono sensibilizzare l'opinione pubblica sull' "emergenza acqua in Palestina", si svolgeranno l'11 Marzo allo IUAV di Venezia, il 12 Marzo all'Istituto Gramsci di Bologna e il 13 Marzo all'ISPI di Milano e vedranno la partecipazione di illustri ospiti quali Issam Khatib, Institute of Environmental and Water Studies, Birzeit University di Ramallah, Sergio Yahni, Direttore Programma di Alternative Information Center (AIC-Israelian Organization), Ayman Rabi Direttore Programma di Palestinian Hydrology Group (PHG-ONG) e Giorgio Cancelliere, WES Expert dell'Università di Venezia.

Quello della scarsità dell'acqua ed in generale della difficoltà di accesso alle risorse idriche è uno dei problemi più gravi che da anni affligge la popolazione palestinese, già dilaniata dal pluridecennale conflitto con Israele. Secondo gli accordi di Oslo del '94, Israele avrebbe dovuto assicurare un'equa ripartizione delle risorse idriche ad entrambe le popolazioni; ciò purtroppo non è accaduto a causa del fallimento di quelle trattative.
Ad oggi la situazione è gravissima. Migliaia di abitanti di Gaza e Cisgiordania non hanno accesso a sufficienti risorse idriche; un ulteriore deterioramento della situazione si è avuto dal giugno 2007 nella Striscia di Gaza da quando cioè gli israeliani hanno chiuso quasi tutti i passaggi di frontiera per il transito delle merci principali incluso il gasolio, indispensabile per il funzionamento della centrale elettrica e quindi degli impianti idrici.

In Cisgiordania le aree maggiormente colpite dalla scarsità di acqua sono certamente quelle rurali dove non esistono reti idriche di approvvigionamento. L'ONG bolognese GVC, Gruppo di Volontariato Civile, oltre ad essere da anni impegnata nei Territori Occupati con progetti di water supply and sanitation finanziati dall'Unione Europea, in Italia sta conducendo un'accurata opera di sensibilizzazione alla tematica attraverso la produzione e la distribuzione del documentario "Water not included". Il video testimonia il disagio causato dall'assenza di risorse idriche nel Villaggio di Adh Dhahihirya nel sud del distretto di Hebron in Cisgiordania, attraverso interviste alle autorità locali ed europee e il racconto della vita familiare di Ibtisam Ibrahim Abu-Allan, che ogni giorno va a prendere l'acqua al pozzo 4 o 5 volte e che sogna una vita e una casa "normale" con acqua e corrente elettrica. I dati che emergono dai calcoli e dalle stime dei governatori locali e degli altri attori che ruotano attorno alla delicatissima questione sono agghiaccianti.
La proporzione tra il rifornimento dell'acqua ai palestinesi e quello agli israeliani è di 1:7. In una città di circa 30.000 abitanti soltanto il 12% di questi beneficia delle risorse idriche mentre una famiglia che in media consuma 30 m cubi di acqua al mese è costretta a spendere tra il 30 e il 40 % del proprio reddito per l'approvvigionamento idrico.

Ufficio Stampa: Francesca Puglisi,
cell.393.9739334
Chiara Zaru: 051.585604

LE POLITICHE DELL'ACQUA NEI TERRITORI OCCUPATI IN PALESTINA:
DALL'EMERGENZA ALLO SVILUPPO WATER POLICIES IN THE OCCUPIED PALESTINIAN TERRITORY BETWEEN EMERGENCY AND DEVELOPMENT

VENEZIA Martedì 11 Marzo 2008, ore 10.30 IUAV, palazzo Tron: ca' Tron, Santa Croce 1957

BOLOGNA Mercoledì 12 Marzo 2008, ore 17.00 Sala dell'Aquila, Istituto Gramsci Via Galliera, 26

MILANO Giovedì 13 marzo, ore 17.30 Sala delle Colonne, ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale Via Clerici 5

Partecipano:
Issam Khateeb, Institute of Environmental and Water Studies, Birzeit University , Ramallah, Palestine
Sergio Yahni, Alternative Information Center (AIC-Israelian Organization) Program Director.
Ayman Rabi, Palestinian Hydrology Group (PHG-ONG), Programme Director
Giorgio Cancelliere, WES Expert from University of Venice - IUAV -

Info: GVC www.gvc-italia.org  
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Francesca Puglisi
Responsabile Marketing e Comunicazione GVC Onlus
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