di Ettore Colombo
"Il Governo italiano ha intenzione di cambiare la legge sul volontariato con due percorsi separati ed utilizzando il Decreto Legge intitolato ?Piano d'azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale'. Il volontariato è per definizione un'attività a valenza non commerciale e gratuita, appare pertanto incomprensibile modificare la legge sul volontariato utilizzando un provvedimento pensato ad accelerare la competitività economica". Ad affermarlo è l'auroparlamentare dell'Udc Antonio De Poli, che dice "no" alla modifica della legge quadro sul volontariato e presenta un'interrogazione al Consiglio e alla Commissione europea.
"In particolare - secondo De Poli -, il Decreto legge con l'articolo 17 vuole modificare la legge 266/91 (legge quadro del volontariato) nell'articolo 15 relativo ai Centri di Servizio per il Volontariato, prevedendo che i fondi regionali di accantonamento, pari ad un quindicesimo degli utili delle fondazioni bancarie, siano così suddivisi: 50% ai Centro di Servizio per il volontariato, 50% a disposizione dei Comitati di Gestione, composti in prevalenza dai rappresentanti delle fondazioni bancarie, per i loro costi di gestione, per eventuali progetti delle ODV e per progetti di servizio civile nazionale SCN. Nel rispetto della Costituzione Italiana (art 118) che fissa norme sulla sussidiarietà e del normale iter legislativo, il Governo dovrebbe stralciare l' art. 17 del decreto legge e reinserirlo in un più adeguato disegno di legge di riforma complessivo della legge sul volontariato, permettendo così al Parlamento, e allo stesso volontariato, di discuterne i contenuti".
"Va evidenziato - continua l'europarlamentare - come il Servizio Civile Volontario nazionale istituito con la legge 64/2001, sia uno strumento concreto di cittadinanza attiva per i giovani italiani e nello stesso tempo risorsa indispensabile per la realizzazione di uno stato sociale rispondente ai bisogni che quindi dovrebbe essere finanziato dalle Istituzioni e senza sottrarre risorse al mondo del volontariato. Anzi, cercandone di nuove ed ulteriori anche attraverso le Fondazioni bancarie. Se la proposta di modifica legislativa rimanesse invariata, il mondo del Volontariato potrebbe ritrovarsi con il 50% in meno delle risorse attualmente a lui destinate".
"Il Consiglio e la Commissione Europea - chiede De Poli - sono a conoscenza di questa situazione in Italia? Ritiengono di agire, all' interno delle buone pratiche europee e con i mezzi a loro disposizione, per sensibilizzare il Governo italiano ad una presa di coscienza sulla delicatezza dell' argomento, considerando che il mondo del Volontariato già non beneficia di ingenti finanziamenti ma riesce comunque a dare un enorme valore aggiunto alla società civile in termini di solidarietà, di sensibilità verso le persone bisognose e di condivisione sociale?".
Insomnma, è proprio vero: l'Udc ormai è all'opposizione...
Non credono il Consiglio e la Commissione che tale proposta di riforma legislativa in Italia vada contro i principi europei di educazione alla solidarietà ed unità fra i popoli d' Europa, argomenti invece presenti con forza nelle politiche sociali comunitarie e all' interno del nuovo Gruppo di lavoro sul Volontariato, creato all' interno del Parlamento Europeo?".
Vita, 19 aprile 2005